Crepis vesicaria

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Crepis vesicaria

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Oggi ho fatto una strana scoperta. Ogni volta che parlo con un saggio, sono convinto che la felicità sia impossibile. Ma quando parlo con il mio giardiniere mi convinco del contrario.
Bertrand Russell

Perché mi piace studiare erbe e piante? Per prima cosa perché quando le guardi, le racconti, le raccogli, le trasformi sei totalmente concentrata sul gesto, sul qui e ora, e sei decisamente felice. Poi perché mi stanno facendo conoscere solo persone meravigliose sia ai corsi che qua! E infine perché mi insegnano ogni volta qualcosa: questa ad esempio, Crepis vesicaria, che l'ho imparata a riconoscere chiamandola sgregn mi ha insegnato una cosa importantissima: la biodiversità. Quando ho cominciato a raccogliere (5 anni o giù di lì) nei campi vedevo solo cicorie (che è uno dei tanti nomi con cui a Brescia chiamiamo il tarassaco). Poi mia nonna mi ha insegnato che esistono anche le radicele (Crespis biennis) e lo sgregn (Crespis vesicaria). Prima non le conoscevo e non le vedevo. Poi ho imparato i loro nomi e le vedevo ovunque. E vedevo quanto fossero diverse dal tarassaco. Ecco la lezione della Crespis vesicaria: si vede solo ciò che si conosce.
Loro ci sono sempre state nei prati ma io non le vedevo perché non sapevo il loro nome.
In pratica le erbe come mie maestre di vita 😜

P.s. ieri al corso da @az.agr.jennygreen a Piadena ho imparato che lì la Crespis vesicaria si chiama "pamoi" in alcune zone e "grignus" in altre.
Voi come la chiamate?

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