Verga D'oro del Canada
Contenuto
Titolo
Verga D'oro del Canada
Descrizione
Solidago Canadensis
FAMIGLIA: Asteraceae
GENERE: Solidago
NOMI LOCALI: Solidago canadese, verga d'oro del Canadà; in tedesco si chiama Kanadische goldrute; in francese solidage du Canada e in inglese Canadian goldenrod (asta d'oro canadese).
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere "Solidago" deriva dal latino «solidare» col significato di rendere sano, rinforzare, rendere solido, consolidare, rafforzare e sicuramente è collegato alle proprietà medicamentose delle specie di questo genere.
Il termine specifico "canadensis" si riferisce invece alla zona d'origine, questa infatti è una specie alloctona.
I termini comuni per definirla si ricollegano soprattutto al fatto che per altezza e forma ricordi una canna o un'asta e al colore giallo dorato delle infiorescenze.
DESCRIZIONE: è una pianta erbacea perenne, ma non solo, è infatti considerata una neofita invasiva che attraverso la capacità di procrearsi anche tramite i rizomi striscianti che si sviluppano orizzontalmente tende a essere dominante a scapito della flora autoctona. È anche da sottolineare però il fatto che spesso le specie alloctone invasive riescono a propagarsi lì dove il terreno è stato fortemente disturbato dall'uomo e quindi l'equilibrio e soprattutto la biodiversità è stata alterata. Non solo, le alloctone invasive (Heracleum mantegazzianum, Ailanthus altissima, Senecio inaequidens, Ambrosia artemisiifolia e altre) sono "piante indicatrici" di un terreno fortemente manomesso e danneggiato quindi non ottimale per la raccolta di erbe spontanee, a meno che non conosciate la storie del terreno: perché se la modificazione è stata di tipo meccanico potete raccogliere comunque, se invece è stata di tipo chimico meglio scegliere altri campi.
Ma torniamo alla descrizione della Solidago canadensis: è una pianta i cui giovani germogli spuntano molto presto in primavera; le foglie si dispongono in maniera alterna sul fusto e sono picciolate, sono trinervie, hanno forma lanceolato-lineare (lunga e stretta) con apice acuto e bordi seghettati. Il fusto inizialmente è rossiccio, poi diventa verde. La pianta può essere alta dai 50 cm ai 2 m e fiorisce in luglio e agosto con vistose infiorescenze gialle; l'infiorescenza è formata da numerosi racemi unilaterali: pendenti da un lato. Le infiorescenze sono numerose e sono quelle tipiche delle Asteraceae: capolini peduncolati. Il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi.
I frutti sono acheni cilindrici con le estremità assottigliate e la superficie è percorsa da coste. Ogni achenio è sormontato da un pappo senza coroncina. D'inverno la parte aerea muore, lasciando numerosi steli rinsecchiti che ancora in primavera si vedono frammisti alle piante appena spuntate.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: forma colonie; cresce vicino ai corsi d'acqua; le foglie sono lunghe e sottili, crea infiorescenze gialle molto vistose.
DOVE CRESCE: questa pianta forma facilmente colonie sulle rive dei corsi d'acqua, negli incolti piuttosto secchi e nei boschi golenali.
COSA SI UTILIZZA: la pianta appena spuntata fino ai 20 cm di altezza e le infiorescenze.
QUANDO SI RACCOGLIE: il germoglio in primavera; le infiorescenze in luglio soprattutto e agosto.
PRINCIPI ATTIVI: saponine triterpeniche, flavonoidi, polisaccaridi solubili, acidi fenolici, diterpeni, tannini ed olio essenziale.
PROPRIETÀ: diuretica, depurativa, astringente e antinfiammatoria. Notevole tropismo per per reni e vie urinarie. La Solidago canadensis, così come la più conosciuta Solidago virgaurea, è nota per le sue proprietà diuretiche, astringenti ed antinfiammatorie. È quindi indicata negli stati infiammatori del tratto urinario inferiore (cistiti, uretriti) ed in presenza di calcoli renali (ne ostacola la formazione).
Non solo, la sua azione diuretica e depurativa la rende utile in presenza di ritenzione idrica, inestetismi della cellulite, gotta ed iperuricemia. È infatti un diuretico "volumetrico", "azoturico" e "uricosurico", che non solo aumenta il volume dell'urina ma favorisce anche l'eliminazione di azoto e di acidi urici. Contemporaneamente la pianta esplica una interessante azione antiinfiammatoria ed anche spasmolitica e blandamente antisettica, per questo è indicata nelle infiammazioni delle vie urinarie, nell'ipertrofia prostatica benigna e nella prevenzione dei calcoli urinari.
INDICAZIONI: cistiti, uretriti, calcoli renali, edema, iperuricemia.
ATTENZIONE: pianta ben tollerata non provoca alcun effetto collaterale o indesiderato, ad esempio anche se assumete diuretici non provoca l'eccessiva eliminazione di potassio, detto questo, prima di assumere qualsiasi pianta rivolgetevi al vostro medico!
UTILIZZO CULINARIO: si può mangiare, in primavera, il nuovo getto o germoglio appena spuntato e le foglie più tenere in cima allo stelo. Lo stelo volendo si può spellare perchè è coriaceo. I germogli vanno consumati lessati e poi conditi come asparagi. Il sapore è molto balsamico. Si può utilizzare anche nei liquori.
UTILIZZO ESTERNO: le sommità fiorite, foglie e parte del fusto, si utilizzano per le infiammazioni della bocca e della gola: fate un infuso con 6 g in 100 ml di acqua. Fate sciacqui e gargarismi.
UTILIZZO INTERNO: fate un infuso con 3 g di sommità fiorite, foglie e fusto, per ogni 100 ml di acqua e bevete 3 tazze al giorno.
Potete anche fare una tintura vinosa con 6 g di sommità fiorite in 100 ml di vino bianco, lasciate a macero per 8 giorni. Bevete un bicchierino ai pasti.
COME SI CONSERVA: le sommità fiorite, riunite in mazzetti, o stese su uno stendino, si assiccano all'ombra; il rizoma al sole, ambedue le parti si conservano in sachetti di carta o tela.
FALSE FRIENDS: potete imbattervi nella verga d'oro maggiore (Solidago gigantea) che è molto simile (in alcune foto c'è, perché io raccolgo entrambe) o nella verga d'oro comune (Solidago virgaurea) in entrambi i casi le proprietà e gli utilizzi sono sovrapponibili.
Testo di Cecilia Tanghetti.
© Copyright Associazione capra&cavoli, condividi non copiare.
FAMIGLIA: Asteraceae
GENERE: Solidago
NOMI LOCALI: Solidago canadese, verga d'oro del Canadà; in tedesco si chiama Kanadische goldrute; in francese solidage du Canada e in inglese Canadian goldenrod (asta d'oro canadese).
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere "Solidago" deriva dal latino «solidare» col significato di rendere sano, rinforzare, rendere solido, consolidare, rafforzare e sicuramente è collegato alle proprietà medicamentose delle specie di questo genere.
Il termine specifico "canadensis" si riferisce invece alla zona d'origine, questa infatti è una specie alloctona.
I termini comuni per definirla si ricollegano soprattutto al fatto che per altezza e forma ricordi una canna o un'asta e al colore giallo dorato delle infiorescenze.
DESCRIZIONE: è una pianta erbacea perenne, ma non solo, è infatti considerata una neofita invasiva che attraverso la capacità di procrearsi anche tramite i rizomi striscianti che si sviluppano orizzontalmente tende a essere dominante a scapito della flora autoctona. È anche da sottolineare però il fatto che spesso le specie alloctone invasive riescono a propagarsi lì dove il terreno è stato fortemente disturbato dall'uomo e quindi l'equilibrio e soprattutto la biodiversità è stata alterata. Non solo, le alloctone invasive (Heracleum mantegazzianum, Ailanthus altissima, Senecio inaequidens, Ambrosia artemisiifolia e altre) sono "piante indicatrici" di un terreno fortemente manomesso e danneggiato quindi non ottimale per la raccolta di erbe spontanee, a meno che non conosciate la storie del terreno: perché se la modificazione è stata di tipo meccanico potete raccogliere comunque, se invece è stata di tipo chimico meglio scegliere altri campi.
Ma torniamo alla descrizione della Solidago canadensis: è una pianta i cui giovani germogli spuntano molto presto in primavera; le foglie si dispongono in maniera alterna sul fusto e sono picciolate, sono trinervie, hanno forma lanceolato-lineare (lunga e stretta) con apice acuto e bordi seghettati. Il fusto inizialmente è rossiccio, poi diventa verde. La pianta può essere alta dai 50 cm ai 2 m e fiorisce in luglio e agosto con vistose infiorescenze gialle; l'infiorescenza è formata da numerosi racemi unilaterali: pendenti da un lato. Le infiorescenze sono numerose e sono quelle tipiche delle Asteraceae: capolini peduncolati. Il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi.
I frutti sono acheni cilindrici con le estremità assottigliate e la superficie è percorsa da coste. Ogni achenio è sormontato da un pappo senza coroncina. D'inverno la parte aerea muore, lasciando numerosi steli rinsecchiti che ancora in primavera si vedono frammisti alle piante appena spuntate.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: forma colonie; cresce vicino ai corsi d'acqua; le foglie sono lunghe e sottili, crea infiorescenze gialle molto vistose.
DOVE CRESCE: questa pianta forma facilmente colonie sulle rive dei corsi d'acqua, negli incolti piuttosto secchi e nei boschi golenali.
COSA SI UTILIZZA: la pianta appena spuntata fino ai 20 cm di altezza e le infiorescenze.
QUANDO SI RACCOGLIE: il germoglio in primavera; le infiorescenze in luglio soprattutto e agosto.
PRINCIPI ATTIVI: saponine triterpeniche, flavonoidi, polisaccaridi solubili, acidi fenolici, diterpeni, tannini ed olio essenziale.
PROPRIETÀ: diuretica, depurativa, astringente e antinfiammatoria. Notevole tropismo per per reni e vie urinarie. La Solidago canadensis, così come la più conosciuta Solidago virgaurea, è nota per le sue proprietà diuretiche, astringenti ed antinfiammatorie. È quindi indicata negli stati infiammatori del tratto urinario inferiore (cistiti, uretriti) ed in presenza di calcoli renali (ne ostacola la formazione).
Non solo, la sua azione diuretica e depurativa la rende utile in presenza di ritenzione idrica, inestetismi della cellulite, gotta ed iperuricemia. È infatti un diuretico "volumetrico", "azoturico" e "uricosurico", che non solo aumenta il volume dell'urina ma favorisce anche l'eliminazione di azoto e di acidi urici. Contemporaneamente la pianta esplica una interessante azione antiinfiammatoria ed anche spasmolitica e blandamente antisettica, per questo è indicata nelle infiammazioni delle vie urinarie, nell'ipertrofia prostatica benigna e nella prevenzione dei calcoli urinari.
INDICAZIONI: cistiti, uretriti, calcoli renali, edema, iperuricemia.
ATTENZIONE: pianta ben tollerata non provoca alcun effetto collaterale o indesiderato, ad esempio anche se assumete diuretici non provoca l'eccessiva eliminazione di potassio, detto questo, prima di assumere qualsiasi pianta rivolgetevi al vostro medico!
UTILIZZO CULINARIO: si può mangiare, in primavera, il nuovo getto o germoglio appena spuntato e le foglie più tenere in cima allo stelo. Lo stelo volendo si può spellare perchè è coriaceo. I germogli vanno consumati lessati e poi conditi come asparagi. Il sapore è molto balsamico. Si può utilizzare anche nei liquori.
UTILIZZO ESTERNO: le sommità fiorite, foglie e parte del fusto, si utilizzano per le infiammazioni della bocca e della gola: fate un infuso con 6 g in 100 ml di acqua. Fate sciacqui e gargarismi.
UTILIZZO INTERNO: fate un infuso con 3 g di sommità fiorite, foglie e fusto, per ogni 100 ml di acqua e bevete 3 tazze al giorno.
Potete anche fare una tintura vinosa con 6 g di sommità fiorite in 100 ml di vino bianco, lasciate a macero per 8 giorni. Bevete un bicchierino ai pasti.
COME SI CONSERVA: le sommità fiorite, riunite in mazzetti, o stese su uno stendino, si assiccano all'ombra; il rizoma al sole, ambedue le parti si conservano in sachetti di carta o tela.
FALSE FRIENDS: potete imbattervi nella verga d'oro maggiore (Solidago gigantea) che è molto simile (in alcune foto c'è, perché io raccolgo entrambe) o nella verga d'oro comune (Solidago virgaurea) in entrambi i casi le proprietà e gli utilizzi sono sovrapponibili.
Testo di Cecilia Tanghetti.
© Copyright Associazione capra&cavoli, condividi non copiare.
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