Che radice!

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Che radice!

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Della Calepina irregularis si mangia tutto. Anche le radici, perché sono molto buone, il sapore è infatti piacevolmente amaro. Inoltre, essendo una pianta annuale, possiamo permetterci di raccoglierne qualcuna. Premesso che raccogliere le radici è uno degli atti più distruttivi che possiamo fare noi foragers, dovete sapere che le piante si dividono fondamentalmente in perenni e annuali/biennali. La differenza è che le piante annuali crescono, fioriscono e muoiono nell'arco di un anno (o due se biennali, vedi quello che avevo spiegato quando ho parlato della bardana), mentre quelle perenni, durano più di due anni perché hanno sviluppato strutture che permettono loro di sopravvivere al periodo di riposo vegetativo. Le piante annuali crescono velocemente, fioriscono e fanno semi velocemente, evitando di "sprecare" energia nella creazione di strutture permanenti: producono il maggior numero di semi possibile nel minor tempo possibile.
Le piante perenni, sono invece più strutturate e complesse, e formano strutture capaci di sopravvivere all'inverno. Ora, se cavate una radice di una pianta annuale dovete sapere che la pianta sarebbe morta comunque, invece se decide di sradicare una pianta perenne o avete dei buoni e validissimi motivi, oppure potreste trovarvi una capra arrabbiata alle spalle che vi morde una chiappa. Quindi pensateci 😜 Ovviamente anche quando raccogliete le radici di piante annuali non dovete sradicare tutte quelle presenti in un prato! Ma dovete lasciarne la maggior parte per permettere la loro propagazione da seme. Quindi non raccogliete mai più del 10% di quelle presenti! Detto questo, io ho raccolto 10 radici. Ho staccato le foglie, con cui ci ho fatto una vellutata. Le radici le ho messe in una ciotola con dell'acqua, per un'oretta. Le ho lavate. Fatte cuocere al vapore. I tempi di cottura sono 20 minuti se le preferite belle sode, 30 minuti più morbide. Le ho condite con olio extravergine della nonna Angiolina e una grattugiata di scorza di limone. Voilà.
Articolo di Cecilia Tanghetti ©️ Associazione capraecavoli, condividi non copiare.

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