Abete rosso

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Titolo

Abete rosso

Descrizione


Picea abies
Basionimo: Pinus abies
Altri sinonimi: Picea excelsa, Picea vulgaris
FAMIGLIA: Pinaceae
GENERE: Picea
NOMI LOCALI: abaid, abed, abet, abete di Germania, abete di Moscovia, abeto, abetu russu, abezzo, abiezz, albeo, albero di Natale falso, avedio, aves, aveu rosso, avezz, avezzo, buzzeri, cropana, crovat, dane, daze, ervo de la Madonna, fichte, mugof, pagher, peccio, pece, pecia, pela, pesc, pescia, pescio, pez, pezuò, pezz, pezza, pezzera, pezzo, pì ross, picea, picella, piela, piella, pierla, piggella, pigna, pigne, pin, pino neto, puzza, sap, sap rouss, sapi, sapin, sapino, sentura, serenta, sufì, sufia, zampino.
In tedesco si chiama Gemeine Fichte oppure Rottanne; in inglese European spruce; in spagnolo abete rojo, pícea común; in francese épicéa commun
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere latino "Picea" deriva dal nome latino del pino, citato da Plinio il Vecchio in Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 30-37. L'epiteto specifico "abies" deriva dal latino ăbĭes, abietis che significa proprio abete.
DESCRIZIONE: grande albero sempreverde a portamento piramidale che può raggiungere i 50 metri. La corteccia è rossastra nelle piante giovani, formata da squame membranacee; nelle piante adulte si forma un ritidoma di poco spessore, di colore grigio-brunastro formato da placche irregolari o rotonde. Gli aghi, sono lunghi da 15 a 25 mm, sono a sezione tetragonale, di colore verde scuro, sono inseriti singolarmente sul ramo e si dispongono a 360° (vedi video).
Le infiorescenze sono formate da coni di due tipi: i conetti maschili piccoli e sottili, producono il polline sottoforma di una polvere gialla. Si trovano generalmente all'apice dei rametti dell'anno precedente e nel terzo superiore della chioma.
II conetti femminili si trovano all'apice dei rametti laterali nella parte più alta della chioma, sono sessili, cilindrici e di colore rosso cupo, eretti fino alla fecondazione, poi penduli.
Alla loro maturazione i semi, forniti di un'ala membranosa che ne facilita la disseminazione, fuoriescono dalle squame dei coni e cadono a terra. La produzione del seme è tardiva nelle piante in bosco dopo i 40-50 anni di età, mentre è più precoce nelle piante isolate, avvenendo già a 20-30 anni.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: aghi a sezione quadrangolare che si inseriscono singolarmente sui rami e si dispongono a 360° (disposizione a spazzola). Pigne che vanno verso il basso e cadono intere. Corteccia bruno/rossiccia.
DOVE CRESCE: è molto diffuso nella zona montana, dagli 800 ai 2000 m. In tutto l'arco alpino forma boschi estesi.
COSA SI UTILIZZA: gemme, aghi e pigne verdi
QUANDO SI RACCOGLIE: gli aghi si possono raccogliere tutto l'anno, le gemme in aprile e maggio, le pigne a maggio e giugno
PRINCIPI ATTIVI: principalmente olio essenziale, resine, tannini.
Per ottenere 1 kg di olio esserziale occorrono circa 133 kg di aghi e cime, l'olio essenziale contiene bornil-acetato (30%), alfa-pinene (9%), canfene (17%), 3-carene, (7%), limonene (12%)
PROPRIETÀ: balsamiche, espettoranti, antisettiche, diuretiche, rubefacenti.
INDICAZIONI: ottimo per tutte le patologie da raffreddamento e per ridurre i sintomi legati a malattie reumatiche
ATTENZIONE: ad alte concentrazioni protratte nel tempo, l'olio essenziale potrebbe causare fenomeni di sensibilizzazione. Le altre preparazioni sono invece molto sicure.
UTILIZZO CULINARIO: le giovani gemme sono ottime per creare un pesto fresco e dal gusto che ricorda gli agrumi. Con le giovani gemme si possono anche aromatizzare il burro o formaggi spalmabili. Gli aghi possono essere essiccati e polverizzati per ottenere una spezia da aggiungere in preparazioni dolci e salate. Con gli aghi, le pigne verdi e le gemme si possono fare anche sciroppi, liquori, oli aromatizzati. Con i rami si può ottenere un brodo per fare un risotto dal profumo di bosco. Attenzione a non esagerare però con le diverse preparazioni, perché il gusto è molto balsamico, con punte di amaro, e se ne usate troppo vi sembrerà di mangiare un Arbre magique!
UTILIZZO ESTERNO: per avere un effetto benefico sulla circolazione e per disinfettare potete fare un decotto molto concentrato con 5 g di aghi freschi o secchi ogni 100 ml di acqua e fare degli impacchi nelle zone che volete trattare.
Invece l'olio essenziale di abete rosso ha un'indicazione specifica per i problemi respiratori, vaporizzato nell'ambiente ha un'azione balsamica, antinfiammatoria e espettorante. In Aromaterapia trova indicazione per inalazione anche per alleviare sintomi da stress psico-fisico, svolgendo un'azione come tonico e stimolante.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà antireumatiche, febbrifughe e per il trattamento delle vie respiratorie, può essere aggiunto ad un olio vegetale per massaggi e applicato localmente per algie muscolari e dolori reumatici articolari, miscelato in percentuale bassa (1%), con OE di ginepro ed Eucalyptus globulus.
Miscelabile in preparazioni topiche antisettiche cutanee max al 2% per dermatiti eczematose anche infette, in olio di calendula, con propoli e OE di geranio (Kubeczka, K. H. and W. Schultze. "Biology and chemistry of conifer oils "Flavour and fragrance journal 2.4 (1987): 137-148; Su-ran, W. U, et al. "Analysis of Chemical Composition of Turpentine in Pinus kesiya var langbianensis" Journal of West China Forestry Science 3 (2009) 017)
UTILIZZO INTERNO: in caso di disturbi dell'apparato respiratorio si può fare un decotto con 2 g di aghi freschi o secchi ogni 100 ml di acqua, una tazza due volte al giorno. Il peso tra aghi secchi e freschi non cambia molto in quanto la percentuale acquosa è minima.
COME SI CONSERVA: in verità non è necessario essiccare gli aghi perché sono disponibili tutto l'anno. Nel caso però lo voleste fare, non avendo nelle vicinanze un abete, potete procedere essiccandoli all'ombra in un ambiente arieggiato.
FALSE FRIENDS: si distingue dall'abete bianco:
- per gli aghi: nell'abete rosso hanno sezione quadrangolare, mentre nell'abete bianco sono piatti;
- per la corteccia: nell'abete rosso è più scura, rossastra, e si stacca in placche rotondeggianti o irregolarmente rettangolari (di circa 10–20 mm), in abete bianco grigia;
- per le pigne: nell'abete bianco sono erette, non cadono ma si sfaldano, mentre nell'abete rosso sono pendule e cadono intere (si possono dunque osservare sul terreno);
- per il portamento dei rami: nell'abete rosso quelli principali sono orientati verso l'alto e quelli secondari sono penduli, mentre l'abete bianco li ha esclusivamente orizzontali.
CURIOSITÀ: il legno ha ottime proprietà di amplificazione del suono e, per questa ragione, viene utilizzato nella costruzione degli strumenti a corda. Dalla corteccia dell'abete rosso si ricavano i tannini e dalla resina si ricava la “Resina di Borgogna” e la “Trementina di Strasburgo”. Il legno è di colore giallognolo, è poco pesante ed è tenero, formato da fibre lunghe, è facilmente lavorabile perciò largamente impiegato in falegnameria anche se non è molto pregiato e tende a deteriorarsi facilmente se non trattato.
Il legno del peccio ha inoltre, un forte potere calorifico, dato dalla resina che contiene, ed è superiore anche al faggio, alle querce ed al carpino.
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