Cipresso comune

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Titolo

Cipresso comune

Descrizione

Cupressus sempervirens
FAMIGLIA: Cupressaceae
GENERE: Cupressus
NOMI LOCALI: accipresso, alzipress, ancipresso, anzipresso, arcipresso, arcipressu, arsipresso, arzipres, arzipresso, arzipresso mascio, aussiprè, cepriesso, cipres, cipress, cipressu, cipriessico, cipriesso, cipriessu, nuci cattiva, nucipersa, nucipersu, pianta de cap sant, pigno, sipressu, sipriè, supressu, ulmu, urmaru, zipres, zipresso. In tedesco si chiama Italianische Zypresse; in inglese Italian cypress; in spagnolo ciprés italiano e in francese cyprès d'Italie
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere deriva dal greco κυπάρισσος, kyparissos. Ciparisso, secondo la mitologia greca, era un ragazzo bellissimo (ovviamente) che per il piacere di Apollo (che lo amava particolarmente) correva seminudo nei boschi con il suo cervo addomesticato. Ma un giorno, mentre cacciava, scagliò per sbaglio la lancia verso il suo cervo e lo uccise. Il ragazzo dopo averlo ucciso pianse talmente tanto che gli dèi decisero di trasformarlo in un albero, un cipresso appunto.
L'epiteto specifico deriva invece dal latino "sempervirens" e allude alla permanenza delle foglie per tutto l'anno.
DESCRIZIONE: è un albero sempreverde alto fino a 25 m (negli esemplari molto vecchi può raggiungere i 50 m), con tronco diritto e robusto. Vi sono due varietà che differiscono tra loro, nel portamento: con chioma conico-piramidale allungata, terminante in una punta con rami appressati eretti, spesso ramificato fin dalla base (var. pyramidalis o stricta) o con chioma espansa con rami patenti o quasi orizzontali (var. horizontalis) e il tronco per buona parte libero da rami.
La corteccia è grigio-bruna, fessurata in senso longitudinale.
Le foglie sono ridotte a piccole squame subtriangolari strettamente embricate: il loro colore è verde molto scuro; nella superficie dorsale hanno una ghiandola resinifera. I giovani rametti (ramuli) si dispongono in tutte le direzioni, sono sottili e a sezione circolare/quadrangolare.
È una pianta monoica, ha i fiori maschili (microsporofilli) molto piccoli (4-8 mm), giallognoli, disposti all'apice dei ramuli e precocemente caduchi che sono composti da verticilli di squame portanti gruppi di stami sulla pagina superiore. I fiori femminili (macrosporofilli) sono più grandi, e sono portati su corti rametti con un breve peduncolo, sono formati da poche squame (8-14) con gli ovuli sulla pagina superiore. I fiori femminili dopo l'impollinazione si trasformano in strobili (o galbuli) subsferici, inizialmente, grigio bruni, con squame legnose quando maturi. Ogni squama contierne da 5 fino a 20 semi. Impollinazione anemofila.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: i ramuli hanno sezione circolare, presenza di galbuli
DOVE CRESCE: originario del Mediterraneo orientale (Creta, Rodi, Cipro, Siria) è stato introdotto in Italia in epoca antichissima, forse già dagli Etruschi o addirittura dai Fenici, ed è attualmente diffuso in tutto l'areale del Mediterraneo dove si trova sia spontaneo che coltivato fino agli 800 m.
COSA SI UTILIZZA: i frutti (galbuli) e le foglie
QUANDO SI RACCOGLIE: i galbuli si raccolgono in gennaio-marzo nel primo anno, quando non sono ancora del tutto induriti. I rametti si raccolgono in marzo-aprile.
PRINCIPI ATTIVI: flavonoidi (rutina, quercetina, quercetina ramnoside, quercitrina, miricitrina e kaempferol 3-0-rhamnoside, cupressuflavone, amentoflavone e altri biflavonoidi), diterpeni (acido neocupressico, acido isocupressico, sugiolo, acido comunico, acido sandracopimarico, acido imbricatolico, acido acetossimbricatolico, ferruginolo, abita-8,11,13-triene-20-olo), sesquiterpeni (junepediol), catechine e oligomeri flavonolici, proantocianidine, acidi fenolici (acido caffeico e acido p-cumarico), acidi grassi e oli essenziale (alfa-pinene, canfene, fusfurolo, cadinene, terpenolo, cedrolo e cimolo)
PROPRIETÀ: gli studi hanno dimostrato che una forte attività antimicrobica, antivirale, antifungina e antiprotozoaria; l'olio essenziale ed è stato utilizzato con successo per due Retrovirus, Human immunodeficiency virus and human T-lymphotropic virus III B; non solo, sempre l'olio essenziale è stato utilizzato con grande successo nella Severe acute respiratory syndrome da Coronavirus (SARS-CoV), e nella terapia per l'Herpes simplex virus type 1 (HSV-1), Helicobacter pylori, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Listeria innocua, Pseudomonas aeruginosa, Candida albicans, Aspergillus niger, A. flavus, A. fumigatus, Fusarium solani, F. oxysporum, Penicillium digitatum e Candida uterus (anche altri patogeni, che non vi riporto per non rendere l'articolo particolarmente pesante: in fondo però trovare tutti gli studi e potete approfondire in autonomia).
Il cipresso ha mostrato inoltre notevole attività ipolipemizzante, citotossica e antitumorale, antiossidante e antiinfiammatoria, epatoprotettiva e neuroprotettiva.
Secondo invece la folk medicine (medicina popolare) avrebbe anche proprietà astringenti, vasocostrittrici, toniche della vescica, antidiarroiche, balsamiche, tossifughe ma queste non sono dimostrate da studi medici.
INDICAZIONI: le foglie per uso interno aiutano ogni volta che c'è tosse, bronchite e altre patologie respiratorie; per uso esterno possono essere utilizzate con proprietà detergenti, leggermente antisettiche e riepitelizzanti.
I frutti possono essere sfruttati per le proprietà astringenti, vasocostrittrici, antiinfiammatorie e vengono impiegati, per via interna ed esterna, nel trattamento delle varici e delle emorroidi, per tonificare la muscolatura della vescica e impedire la perdita involontaria di urina durante la notte.
ATTENZIONE: pianta molto sicura, non sono segnalate dosi tossiche o casi di allergia
UTILIZZO CULINARIO: pianta ottima da utilizzare in cucina. In cucina si possono utilizzare sia i galbuli che i rami e si usano soprattutto per aromatizzare preparazioni dolci e salate
UTILIZZO ESTERNO: come astringente, antisettico fate un decotto con 6 g di foglie fresche in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e impacchi.
Per varici ed emorroidi fate un decotto con 5 g di galbuli in 100 ml di acqua. Fare lavaggi e impacchi, con garze imbevute di decotto sulle parti interessate.
In caso di tosse si possono fare dei suffumigi mettendo una manciata abbondante di foglie in acqua bollente.
UTILIZZO INTERNO: come antidiarroico e febbrifugo, tonico vescicale fate un decotto con 2 g di galbuli in 100 ml di acqua. Due-tre cucchiai al giorno.
Come balsamico, tossifugo, febbrifugo, fate un decotto con 2 g di foglie fresche ogni 100 ml di acqua. Due/tre cucchiai ai giorno.
COME SI CONSERVA: le foglie e si essiccano all'ombra in locale aerato o in luogo riscaldato a temperatura moderata; si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce. I galbuli si usano solo freschi quando sono verdi.
FALSE FRIENDS: il cipresso va distinto dalle tuia (Thuja) genere appartenente sempre alla famiglia delle Cupressaceae, che però presenta un'elevata tossicità (soprattutto neurotossicità) e effetti teratogeni. Nel video vi insegno a distinguerli.
CURIOSITÀ: il legno di cipresso è molto duro e compatto, di ottima qualità. Per la sua resistenza all'acqua fin dall'antichità fu utilizzato per costruire imbarcazioni. Sembra che il suo legno sia stato utilizzato addirittura per costruire l'Arca di Noè: la Genesi, al versetto 6,14 afferma che l'Arca era stata infatti realizzata in "legno resinoso" o "legno di גפר" (in ebraico, letteralmente, gofer o gopher o "kedr") che sarebbe proprio il cipresso.
Il cipresso è molto sensibile al Seiridium cardinale, un fungo parassita che causa quello che viene chiamato "cancro della corteccia".
STUDI UTILIZZATI PER QUESTO ARTICOLO:
Amouroux P., Jean D., Lamaison J.-L. Antiviral activity in vitro of Cupressus sempervirens on two human retroviruses HIV and HTLV. Phytother Res. 1998
Loizzo M.R., Saab A.M., Tundis R., Statti G.A., Menichini F., Lampronti I. Phytochemical analysis and in vitro antiviral activities of the essential oils of seven Lebanon species. Chem Biodivers. 2008
Ohno T., Kita M., Yamaoka Y., Imamura S., Yamamoto T., Mitsufuji S. Antimicrobial activity of essential oils against Helicobacter pylori. Helicobacter. 2003
Manivannan R., Kumar M.S., Jawahar N., Ganesh E.S., Jubie S. A comparative antimicrobial study on the essential oil of the leaves of various species of Cupressus. Anc Sci Life. 2005
Potential of Cupressus sempervirens (Mediterranean Cypress) in Health
Ilkay Erdogan Orhan and Ibrahim Tumen
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7149725/
Chemical analysis and biological activities of Cupressus sempervirens var. horizontalis essential oils
Sedigheh Asgary et al. Pharm Biol. 2013 Feb.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23167275/
Chemical composition, antimicrobial and antibiofilm activity of the essential oil and methanol extract of the Mediterranean cypress (Cupressus sempervirens L.)
Samy A Selim et al. BMC Complement Altern Med. 2014.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24890383/
Constituents from fruits of Cupressus sempervirens
Preeti Rawat et al. Fitoterapia. 2010 Apr.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19686818/
Protective effect of Cupressus sempervirens extract against indomethacin-induced gastric ulcer in rats
Khaled M M Koriem et al. Interdiscip Toxicol. 2015 Mar.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27486357/
Effects of Cupressus sempervirens cone extract on lipid parameters in Wistar rats
Spyridon Karkabounas et al. In Vivo. 2003 Jan-Feb.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12655800/
Essential oil composition and total phenolic content in Cupressus arizonica G. in response to microbial inoculation under water stress conditions
Hamed Aalipour et al. Sci Rep. 2023.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36681696/
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