INFUSO FERMENTATO CON FOGLIE DI ROVO, FRAGOLA, LAMPONE, POTENTILLA E CARIOFILLATA
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Titolo
INFUSO FERMENTATO CON FOGLIE DI ROVO, FRAGOLA, LAMPONE, POTENTILLA E CARIOFILLATA
Descrizione
Questa è una ricetta di Marco Fortunato "I'm in fermentation".
Io me ne sono innamorata perché è veramente eccezionale, ma ovviamente l'ho un po' caprizzata rispetto all'originale!
L'ho caprizzata perché ho usato più Rosaceae e perché ho pensato a un procedimento più facile per persone che lavorano e sono fuori casa tutto il giorno, come me, e non riescono a fare il procedimento più complesso, proposto invece da Marco. Inoltre col mio metodo non serve togliere i "rametti" dei rovi, quindi saltiamo pure quel passaggio.
Le foglie delle piante della famiglia delle Rosaceae sono molto ricche di tannini. I tannini hanno proprietà astringenti, antidiarroiche, antinfiammatorie, disinfettanti e antibatteriche.
Quindi questo infuso è eccezionale ogni volta che avete cistiti o diarrea (ovviamente non vi auguro di averle per poterlo bere! Perché potete sorseggiare questo infuso ogni volta che lo desiderate! Anche accompagnandolo a una fetta di torta di mele 😆😜).
Il procedimento prevede l'ossidazione delle foglie (un po' come si fa con la Camellia sinensis per ottenere il tè nero), processo che aiuta a estrarre dalle foglie i profumi e rendere più disponibili le sostanze benefiche.
Si possono usare tantissime piante appartenenti a questa famiglia: foglie delle classiche rose (tutte commestibili a patto che non siano trattate), tutti i rovi, le foglie di fragola, tutte le foglie delle specie del genere Potentilla (genere spesso infestante dei giardini!), le foglie di lampone, di cariofillata (come ho fatto io, dato che ho usato le radici per la grappa!), ma anche le foglie di ciliegio (o di tutti gli altri Prunus! Tranne Prunus laurocerasus), pesco, melo, pimpinella (Poterium sanguisorba), Alchemilla vulgaris ecc.
Raccogliete un bel cesto di foglie di rovo, fragola, potentilla, lampone, cariofillata o altre piante tra quelle elencate sopra. Stendete le foglie e pulitele senza lavarle togliendo le parti da scartare e gli insetti. Mettetele in un contenitore grande e massaggiatele molto vigorosamente con le mani. Ponetele chiuse in un contenitore ermetico. Vedrete che si forma una condensa. Ogni 6/8 ore estraetele dal contenitore, arieggiatele, massaggiatele ancora e nuovamente richiudetele nel contenitore ermetico. Dovete fare questo procedimento per 2/3 giorni, ma se siete bravi fermentatori potete arrivare fino a 5. Le foglie sono pronte per essere essiccate quando si sono scurite e hanno un buon profumo di rosa. A quel punto vanno essiccate o in essiccatore oppure stese su un lenzuolo posto sopra uno stendino in un posto buio ma arieggiato. Quando sono secche potete conservarle in un contenitore di vetro.
In questo video vi spiego per benino tutto il procedimento: https://youtu.be/fjefvILf43g
Questo, invece, è il video con il procedimento del bravissimo Marco: https://youtu.be/8WGe4fiAYkc
© Copyright Associazione capra&cavoli, condividi non copiare.
Io me ne sono innamorata perché è veramente eccezionale, ma ovviamente l'ho un po' caprizzata rispetto all'originale!
L'ho caprizzata perché ho usato più Rosaceae e perché ho pensato a un procedimento più facile per persone che lavorano e sono fuori casa tutto il giorno, come me, e non riescono a fare il procedimento più complesso, proposto invece da Marco. Inoltre col mio metodo non serve togliere i "rametti" dei rovi, quindi saltiamo pure quel passaggio.
Le foglie delle piante della famiglia delle Rosaceae sono molto ricche di tannini. I tannini hanno proprietà astringenti, antidiarroiche, antinfiammatorie, disinfettanti e antibatteriche.
Quindi questo infuso è eccezionale ogni volta che avete cistiti o diarrea (ovviamente non vi auguro di averle per poterlo bere! Perché potete sorseggiare questo infuso ogni volta che lo desiderate! Anche accompagnandolo a una fetta di torta di mele 😆😜).
Il procedimento prevede l'ossidazione delle foglie (un po' come si fa con la Camellia sinensis per ottenere il tè nero), processo che aiuta a estrarre dalle foglie i profumi e rendere più disponibili le sostanze benefiche.
Si possono usare tantissime piante appartenenti a questa famiglia: foglie delle classiche rose (tutte commestibili a patto che non siano trattate), tutti i rovi, le foglie di fragola, tutte le foglie delle specie del genere Potentilla (genere spesso infestante dei giardini!), le foglie di lampone, di cariofillata (come ho fatto io, dato che ho usato le radici per la grappa!), ma anche le foglie di ciliegio (o di tutti gli altri Prunus! Tranne Prunus laurocerasus), pesco, melo, pimpinella (Poterium sanguisorba), Alchemilla vulgaris ecc.
Raccogliete un bel cesto di foglie di rovo, fragola, potentilla, lampone, cariofillata o altre piante tra quelle elencate sopra. Stendete le foglie e pulitele senza lavarle togliendo le parti da scartare e gli insetti. Mettetele in un contenitore grande e massaggiatele molto vigorosamente con le mani. Ponetele chiuse in un contenitore ermetico. Vedrete che si forma una condensa. Ogni 6/8 ore estraetele dal contenitore, arieggiatele, massaggiatele ancora e nuovamente richiudetele nel contenitore ermetico. Dovete fare questo procedimento per 2/3 giorni, ma se siete bravi fermentatori potete arrivare fino a 5. Le foglie sono pronte per essere essiccate quando si sono scurite e hanno un buon profumo di rosa. A quel punto vanno essiccate o in essiccatore oppure stese su un lenzuolo posto sopra uno stendino in un posto buio ma arieggiato. Quando sono secche potete conservarle in un contenitore di vetro.
In questo video vi spiego per benino tutto il procedimento: https://youtu.be/fjefvILf43g
Questo, invece, è il video con il procedimento del bravissimo Marco: https://youtu.be/8WGe4fiAYkc
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