Sciroppo di sambuco

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Sciroppo di sambuco

Descrizione

Raccogliete un cesto grande di fiori di sambuco. Lavate bene i limoni non trattati (almeno 4) e affettateli. I fiori invece non vanno lavati, quindi meglio raccoglierli in un luogo lontano da strade o fonti di inquinamento.
Alternate le fette di limone e fiori, in un vaso di vetro, abbastanza capiente, e ricopriteli con l'acqua. Pigiate bene per permettere all'acqua di ricoprire interamente fiori e limoni. Più fiori e limoni riuscirete a mettere nel vaso più verrà intenso il sapore.
Chiudete con il coperchio e lasciate riposare per 36 ore in frigo o in un luogo buio e fresco. Inizierà una fermentazione, non preoccupatevi! La fermentazione sarà tanto più intensa quanto più la temperatura ambientale è maggiore, quindi se tenete il contenitore fuori dal frigo fermenterà molto di più.
Trascorso il tempo di riposo, aprite con delicatezza, perché avendo fermentato dovete prima far uscire l'anidride carbonica, quindi filtrate con una garza o un canovaccio pulito il liquido e strizzate bene fiori e limoni: otterrete un liquido opaco. Pesate il liquido ottenuto. Versatelo in una pentola e aggiungete lo zucchero in quantità pari a metà del peso di liquido ottenuto. Portate a ebollizione e mescolate di tanto in tanto. Dopo qualche minuto il liquido diventa più denso. Con l'auto di un imbuto, versate lo sciroppo bollente all'interno delle bottiglie sterilizzate. Chiudete subito e conservate al buio e al fresco.
Lo sciroppo di conserva tranquillamente per un anno, una volta aperto però, va tenuto in frigo e consumato in una settimana. Vi consiglio di fare bottigliette piccole, di 200 ml, così una volta aperte lo consumate tutto.

Gli sciroppi, pur avendo le proprietà idrosolubili delle piante utilizzate, non ve li consiglio per sfruttare le suddette proprietà perché contengono troppo zucchero per poter essere assunti a lungo! Venivano utilizzati in passato come terapie, ma in passato non c'era il problema dell'obesità, del diabete, della resistenza glicemica e dell'eccesso di cibi raffinati!

Ci sono tanti modi per fare gli sciroppi (nessuno sbagliato!): con alcuni fiori che riescono a rilasciare facilmente il loro profumo, come il sambuco, si può fare la macerazione a freddo (questa descritta dalla ricetta). Ma con gli stessi fiori e con tutti gli altri che fanno un po' più fatica a rilasciare il profumo si può utilizzare anche l'infusione a caldo, inoltre, anche la quantità di zucchero può variare. Per essere considerato sciroppo dovreste mettere almeno il 60% di peso in zucchero, quindi arrivare fino a mettere tanto zucchero quanto peso dell'acqua. Quello che vi ho proposto io, invece, tecnicamente, sarebbe un cordiale perché ha meno zucchero. Lo zucchero è un conservante, più zucchero c'è più si conserverà (fino a un anno).

Qua i video e i post, per distinguere sambuco e ebbio:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=548920783628791&id=104346561419551

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https://fb.watch/kdM-kwwH1V/

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