L'oleolito di iperico è tossico?

Contenuto

Titolo

L'oleolito di iperico è tossico?

Descrizione

Facciamo chiarezza una volta per tutte!
L'oleolito di iperico NON è fotosensibilizzante e nemmeno fototossico. Però l'iperico lo è.
L'iperico contiene diverse sostanze, le più importanti sono l'ipericina che è un naftodiantrone, e l'iperforina, che è il più importante composto lipofilico dell'iperico, ed è un potente inibitore dell'uptake serotoninico (Muller et al., 1998) ed è quindi responsabile dell'effetto antidepressivo di questa pianta.
L'ipericina è responsabile invece, tra le altre cose, anche degli effetti fototossici.
Ora, nell'iperico che si assume per via orale in capsule, in infusi o tintura madre, l'ipericina è presente, quindi se si assume l'iperico a certe dosi si potrebbe (il condizionale è d'obbligo) avere un effetto fototossico legato all'assorbimento, con l'integratore assunto, di ipericina. L'ipericina può infatti causare una grave fotodermatite chiamata ipericismo quando vengono ingerite quantità maggiori di erba di San Giovanni rispetto a quelle prescritte, per via orale. Ma se ci si spalma con un oleolito di iperico, l'effetto fototossico non c'è! Non c'è perché, semplicemente, non c'è ipericina nell'oleolito! La dimostrazione è che l'oleolito di iperico è rosso, proprio perché l'ipericina si degrada a causa dell'esposizione alla luce. Nell'oleolito non c'è lipericina e nemmeno la protoipericina perché sono state degradate. Se ci fossero il nostro oleolito dovrebbe risultare blu (dato che è nero/blu il loro colore). Quindi niente ipericina, niente effetto fototossico.
QUALCHE STUDIO PER CHI VUOLE APPROFONDIRE
Nello studio "Phototoxic effects of Hypericum extract in cultures of human keratinocytes compared with those of psoralen. A. Bernd et al. Photochem Photobiol. 1999 Feb." al fine di stimare il potenziale rischio di danno cutaneo fototossico durante la terapia antidepressiva, è stata studiata l'attività fototossica dell'estratto di ipericina utilizzando colture di cheratinociti umani ed è stata confrontato con l'effetto del noto agente fototossico psoralene. I risultati dello studio hanno confermano l'attività fototossica dell'estratto di Iperico sui cheratinociti umani. Tuttavia, i livelli ematici durante la terapia antidepressiva sono presumibilmente troppo bassi per indurre reazioni cutanee fototossiche. Quindi se ci si attiene ai dosaggi indicati dall'erborista o dal medico nemmeno con gli integratori è possibile raggiungere l'effetto fototossico!
Nello studio "Role of flavonoids in controlling the phototoxicity of Hypericum perforatum extracts. K. P. Wilhelm et al. Phytomedicine. 2001 Jul." è stato indagato il potenziale fototossico di 3 estratti di Hypericum perforatum da diverse fonti, nonché di alcuni dei suoi principali costituenti. Gli estratti di Hypericum perforatum hanno dimostrato citotossicità e fotocitotossicità in modo dipendente dalla dose e dalla dose di UVA. L'ipericina è stata identificata come il principale costituente fototossico. Tra i flavonoidi testati, la quercitrina è risultata citotossica, mentre la rutina ha dimostrato inaspettatamente fototossicità mentre la quercitrina è risultata efficace nel controllare l'attività fototossica.
In "Reduction in hypericin-induced phototoxicity by Hypericum perforatum extracts and pure compounds
Laura A Schmitt et al. J Photochem Photobiol B. 2006" la somministrazione di estratti di Hypericum perforatum contenenti i composti di ipericina fotoattivati ha dimostrato di causare meno reazioni di fotosensibilizzazione cutanea rispetto alla somministrazione di ipericina pura. Questo studio è stato condotto per determinare se la fototossicità dell'ipericina nei cheratinociti HaCaT potesse essere attenuata dagli estratti e dai costituenti di H. perforatum. Queste osservazioni indicano che l'ipericina combinata con estratti o componenti di H. perforatum può esercitare una minore fototossicità rispetto all'ipericina pura.
Ancora, nello studio "Effect of topical application of Hypericum perforatum extract (St. John's wort) on skin sensitivity to solar simulated radiation. C. M. Schempp et al. Photodermatol Photoimmunol Photomed. 2000 Jun." è stato studiato l'effetto dell'olio di iperico (ipericina 110 microg/mL) e dell'unguento di iperico (ipericina 30 microg/mL) sulla sensibilità della pelle alla radiazione solare simulata. Sedici volontari dei tipi di pelle II e III sono stati testati con radiazioni solari simulate per gli effetti fotosensibilizzanti dell'olio di iperico e dell'unguento di iperico. La dose minima di eritema (MED) è stata determinata mediante valutazione visiva e l'eritema cutaneo è stato valutato fotometricamente. Con il punteggio dell'eritema visivo, non è stato possibile rilevare alcun cambiamento della MED dopo l'applicazione dell'olio di iperico o dell'unguento di iperico (P>0,05). Con la misurazione fotometrica più sensibile, è stato possibile rilevare un aumento dell'indice di eritema dopo il trattamento con l'olio di iperico (P< o =0,01). I risultati non hanno fornito prove di un grave potenziale fototossico dell'olio di iperico e dell'unguento di iperico, rilevabile dal punteggio dell'eritema visivo clinicamente rilevante.
CONCLUSIONI
L'oleolito di iperico non è fototossico. Gli integratori di iperico ai dosaggi indicati nemmeno: non esistono rischi di fotosensibilizzazione in caso di assunzione di dosaggi normali di estratti idroalcolici di iperico ma solo ad alte dosi, pertanto è sconsigliato sottoporsi a trattamento solarium o UV dopo assunzione di dosaggi estremamente elevati di estratto secco titolato in ipericina o di ipericina isolata.
La macerazione in olio utilizzata per la preparazione dell'olio di iperico, invece, fa degradare l'ipericina eliminando così buona parte delle controindicazioni. Detto questo, l'iperico NON È UNA PIANTA INNOCUA! Non vorrei dare l'idea sbagliata che adesso potete spalmarvi di oleolito e esporvi al sole. L'effetto dipende anche da tantissimi fattori individuali! Se una persona ha la pelle particolarmente chiara o patologie potrebbe avere un forte effetto fototossico. Le piante non sono innocue ma contengono fitocomplessi che sono farmacologicamente attivi. Non dimentichiamolo mai! Le preparazioni di Hypericum perforatum, infatti, interagiscono anche con alcuni farmaci, e potrebbero provocare l'aumento del metabolismo e la riduzione della concentrazione plasmatica e degli effetti terapeutici dei farmaci metabolizzati dalla famiglia del citocromo P450, con conseguente possibile fallimento terapeutico (fonte EMEA, European Medicines Evaluation Agency). Non solo, la pianta è un forte induttore del Cyp3A4, Cyp3A5 e Cyp2C9 enzimi che metabolizzano la maggior parte dei farmaci quindi è sconsigliato assumere l'iperico insieme ad anticoncezionali, antiepilettici, warfarin, immunosoppressori (ciclosporina), glicosidi cardiaci (digossina); e in caso di dosi di iperico superiori a 1 grammo/die (peso secco), inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa HIV (nevirapina), altri inibitori della proteasi inversa HIV (indinavir), chemioterapici (irinotecan).
APPROFONDIMENTO SULL'IPERICO: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=532814191906117&id=104346561419551
OLEOLITO DI IPERICO: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=541197814401088&id=104346561419551
© Copyright Associazione capra&cavoli, condividi non copiare.

Categoria