Sciroppo per la tosse di piantaggine

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Sciroppo per la tosse di piantaggine

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Sapete qual è il peggior problema che si trovano a dover gestire le mamme? Il farmacista venticinquenne che fa l'occhio da batrace al marito mentre l'hai mandato ad acquistare l'ibuprofene? Nooo. La smagliatura che persistentemente staziona sulla vostra coscia? Nooo. Il vicino di casa pettinato come Little Tony e vestito come uno spacciatore di coca di Miami vice che ci prova ogni volta che andare a buttare la munnezza? Nooo. L'ignobile rughetta che deturpa la zona tra fronte e zigomo? Ma figuriamoci. Il collega zittellone e allattato fino alla terza media che vi dà consigli non richiesti su come allevare i vostri di figli? Ma nooo. L'automobilista idrofobo che vi ruba l'unico posto libero fuori dal nido quando siete in ritardo al lavoro? Suvvià, molto peggio! Cercare di non dire parolacce mentre pestate col piedino scalzo la Lego del bambino? No no e no! Fare due piani di scale con un bambino al collo e l'altro in braccio mentre tenete tre borse della spesa? Ma scherziamo? Il vero problema delle mamme è il M-U-C-O. Il muco di colore variabile da verde smeraldo a giallo pipì che staziona perennemente a livello del solco sottonasale del pupo (almeno finché non se lo mangia)! E la tosse. Che precede, accompagna e segue INEVITABILMENTE il muco. Ma la vostra capra ha fatto diverse ricerche e notevoli esperimenti finché è riuscita a trovare la vera e unica ricetta per lo sciroppo di piantaggine! E questo sciroppo a me è riuscito a fare passare la tosse con un solo cucchiaio (abbondante, perché ha un sapore buonissimo), ai Twins la tosse si è parecchio ammorbidita prima e poi è passata in qualche giorno di somministrazione di sciroppo (a tradimento. Sul gelato). Quindi la ricetta! Andate a raccogliere circa 300 g di piantaggine (il tempo balsamico è da giugno ad agosto). Media, maggiore, lanceolata van bene tutte, anche se quella con più proprietà officinali è la lanceolata. Lavatela, asciugatela, tagliatela sommariamente con le forbici e mettetela in un vaso di vetro capiente alternando uno strato di piantaggine a uno di zucchero bianco (sì quello che è l'origine di tutti i mali). Per essere definito sciroppo lo zucchero deve rappresentare il 66% del peso: quindi ogni 34 g di piantaggine andranno 66 g di zucchero (è tantissimo ma ovviamente è uno sciroppo che va assunto solo al bisogno e poi con così tanto zucchero estraete dalla pianta tutto ciò che c'è da estrarre e una volta fatto vi si ci serva tranquillamente per anni!). Quindi con 300 g di piantaggine dovete usare 600 g di zucchero (582 g per la precisione). Potete aggiungere anche qualche chiodo di garofano o buccia di limone o fiori di verbasco (che sono tutti ottimi rimedi per la tosse!). Quindi mettete il vaso esposto al sole tutto il giorno, per circa 20 giorni. Lo zucchero essendo una molecola osmoticamente attiva disidraterà le foglie e ne estrarrà i principi attivi. Dopo 20 giorni potete essere di quelle molto fortunate e trovare tutto lo zucchero sciolto oppure un po' di zucchero si sarà sciolto in un bello sciroppo ambrato ma ovviamente la maggior parte sarà solo cristallizzata. Svuotare tutto il contenuto del vasetto in una pentola, aggiungete due cucchiai di acqua, accendete il fornello a fiamma bassa e mescolate finché tutto lo zucchero non si sarà sciolto in uno sciroppo. In alternativa potete mettere il vaso a bagnomaria per pochi minuti. Attenzione: non dovete far bollire lo sciroppo come scritto su tutti i siti internet o farlo scaldare troppo, altrimenti perderete tutte le proprietà! Lo sciroppo non deve mai superare i 35 gradi. Per saperlo o usate un termometro da cucina (che nessuno ha) o usate il dito mignolo (che quasi tutti hanno). La piantaggine infatti perde le sue proprietà se scaldata o essiccata, mantiene il sapore ma non le proprietà! Aggiungete, se volete, 250 g di miele e mescolate. Bene, filtrate, spremete tutta la piantaggine e imbottigliate. Da assumere a cucchiaiate da solo o sciolto in bevande fredde. La piantaggine è lenitiva, espettorante, antinfiammatoria, astringente, digestiva, antispasmodica, antiossidante e disinfettante. Si trova ovunque e c'è tutto l'anno! Che altro volete da un'erbetta?! P.s. questo sciroppo potete farlo anche in altri periodi dell'anno (anche se la piantaggine non avrà la concentrazione ottimale di fitocomplessi). In quel caso in assenza di sole mantenere il vasetto anche dentro caso a temperatura più costante possibile. 🚨 ATTENZIONE ATTENZIONE! Su YouTube trovate da oggi un video in cui spiego tutti i passaggi per benino! https://youtu.be/cGFnQhkSkUI QUA TROVATE I VIDEO PER RICONOSCERE LA PIANTAGGINE https://www.facebook.com/capraecavoliraccoglitrice/videos/339255054958131/ https://www.facebook.com/capraecavoliraccoglitrice/videos/1645132779192261/ https://www.facebook.com/capraecavoliraccoglitrice/videos/347468344140616/ P.S. so che in questa preparazione ci va tanto zucchero e che lo zucchero fa male ma è un ottimo conservante oltre a riuscire a estrarre i fitocomplessi per osmosi. Per essere considerato uno sciroppo, lo zucchero, per la legge italiana, deve essere almeno il 66%: in pratica zucchero puro. Però è anche vero che è uno sciroppo che va preso a cucchiai solo quelle poche volte all'anno che avete la tosse. Se volete potete sostituire lo zucchero bianco con quello di canna, non pensate però che sia più "sano"!
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