Allelopatica

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Allelopatica

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"Ma certo che sei proprio ALLELOPATICA oh!", disse un giorno l'aglio alla malva.
"Ha parlato lui!" rispose di rimando la malva.
"State buoni suvvia, che chi più chi meno siamo tutti un po' allelopatici" intervenne a quel punto la saggia fava.
Ebbene sì, moltissime piante sono allelopatiche, e non è una grande offesa: aglio, malva, fava, ma anche noce, ailanto e acacia emettono delle particolari sostanze, metaboliti secondari come alcaloidi, glicosteroidi, terpenoidi, fenoli, saponine, che possono uscire come essudati radicali o come composti volatili e andranno ad inibire la crescita dei competitor naturali.
Ma facciamo un esempio con il nostro amato noce (Juglans regia): se ci avete mai fatto caso sotto la sua chioma difficilmente troverete molte altre specie erbacee e arboree. Perché? Perché emette come essudato radicale, ma anche nelle foglie che cadono a terra, lo juglone, un composto che evita l'attecchimento e la crescita di nuove specie vegetali.
Insomma ti vuoi fare spazio nel mondo? Emetti anche tu un metabolita secondario, (che sia dall'ascella o dai piedi) e diventa una specie allelopatica! Risultati garantiti parola di @forest_paola e @capraecavoli
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