Timo

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Timo

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Il genere Thymus è molto difficile da studiare e identificare sia per l'elevato polimorfismo ma anche per frequenti fenomeni di ibridazione. Anche l'elevata poliploidia contribuisce alla complessità del processo evolutivo delle specie di questo genere (da "Verso una revisione biosistematatica del genere Thymus L. in Italia: considerazioni nomenclaturali, sistematiche e criticità tassonomica - Fabrizio Bartolucci).

Tradizionalmente il genere Thymus viene suddiviso in 8 sezioni:
1. Hyphodromi (A. Kerner) Halacsy
2. Micantes Velen
3. Mastichina (Mill.) Benth.
4. Piperella Willk.
5. Pseudothymbra Benth.
6. Serpyllum (Mill.) Benth.
7. Thymus
8. Teucrioides Jalas

In Italia il gruppo più importante (comprendente oltre il 60 % delle specie della flora italiana) è il Gruppo di Thymus serpyllum comprendente le seguenti specie: Thymus praecox Opiz., Thymus alpestris Tausch ex A.Kern., Thymus odoratissimus Mill., Thymus kosteleckyanus Opiz, Thymus oenipontanus Heinr. Braun, Thymus thracicus Velen., Thymus longicaulis C. Presl e Thymus pulegioides L.

In questo articolo vi descriviamo e facciamo vedere tre specie.

Thymus vulgaris L. subsp. vulgaris
Si riconosce perché le foglie hanno i bordi molto revoluti e le figlie presentano pelosità sulla faccia posteriore.

Thymus pulegioides subsp. pulegioides L.
I gusti sono goniotrichi (cioè pelosi solo sugli angoli), le foglie sono ciliate alla base, le pagine fogliari sono glabre e le foglie sono piane non revolute.

Thymus pulegioides subsp. carniolicus (Borbás) P. A. Schmidt
I fusti e le pagine fogliari sono densamente pelose. Le foglie sono piane, non revolute.

Grazie a Francesca Mozzo, Chiara Trinca, per avermi aiutata (sopportata) nello studio e nella determinazione delle specie. Foto di Luca Rona.

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