Veratro o Genziana
Contenuto
Titolo
Veratro o Genziana
Descrizione
Il Veratro bianco (Veratrum album) appartiene alla famiglia delle Melanthiaceae mentre la Genziana maggiore (Gentiana lutea) è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae. Esse sono facilmente confondibili quando non hanno fiori. Ma perchè distinguerle?
Perchè il Veratrum album è velenosa, cioè mortale, contiene soprattutto nella radice alcaloidi come: protoveratrina, germerina, jervina, rubijervine, pseudojervine, veratroidine, veratralbine in grado di agire sul muscolo cardiaco rallentandone i battiti e la contrattilità fino alla morte.. In modo particolare la protoveratrina agisce direttamente sul muscolo cardiaco prima eccitandolo e poi deprimendolo, rallentando i battiti e la contrattilità fino alla morte e abbassa la temperatura corporea. In dosi ridotte e sottoforma di polvere oe tintura veniva utilizzato per curare reumatismi, gotta, malattie nervose e dermatiti. Ma va da sè che il suo uso è sconsigliato. I sintomi di avvelenamento sono principalmente vomito e convulsioni.
Cosa notare per distinguerli?
Principalmente tre cose: la disposizione delle foglie, le nervature e la radice.
1. Disposizione delle foglie
Le foglie basali del veratro sono alterne e tomentose nella pagina inferiore e con margine cigliato mentre le foglie caulinari sono progressivamente più piccole e lanceolate. Alterne o spiralate: originanti da punti diversi del fusto (vedi figura). Quelle di genziana sono invece opposte e lisce, nella parte inferiore sono brevemente picciolate, mentre le altre sono sessili, gradualmente ridotte, bratteiformi. Opposte: inserite a coppie su uno stesso punto del fusto, una di fronte all'altra.
2. Nervature
Le nervature della folgia del veratro sono molto più marcate e sono nettamente e perfettamente parallele, quelle della genziana lo sono solo parzialmente e per brevi tratti, si congiungono all'apice. Anche se il mio consiglio è di non fidarvi solo delle nervature.
3. Radice
Il veratro ha un rizoma nerastro all'esterno e bianco all'interno mentre la radice della genziana è a fittone robusta e ramificata, gialla con scorza grigia.
Perchè il Veratrum album è velenosa, cioè mortale, contiene soprattutto nella radice alcaloidi come: protoveratrina, germerina, jervina, rubijervine, pseudojervine, veratroidine, veratralbine in grado di agire sul muscolo cardiaco rallentandone i battiti e la contrattilità fino alla morte.. In modo particolare la protoveratrina agisce direttamente sul muscolo cardiaco prima eccitandolo e poi deprimendolo, rallentando i battiti e la contrattilità fino alla morte e abbassa la temperatura corporea. In dosi ridotte e sottoforma di polvere oe tintura veniva utilizzato per curare reumatismi, gotta, malattie nervose e dermatiti. Ma va da sè che il suo uso è sconsigliato. I sintomi di avvelenamento sono principalmente vomito e convulsioni.
Cosa notare per distinguerli?
Principalmente tre cose: la disposizione delle foglie, le nervature e la radice.
1. Disposizione delle foglie
Le foglie basali del veratro sono alterne e tomentose nella pagina inferiore e con margine cigliato mentre le foglie caulinari sono progressivamente più piccole e lanceolate. Alterne o spiralate: originanti da punti diversi del fusto (vedi figura). Quelle di genziana sono invece opposte e lisce, nella parte inferiore sono brevemente picciolate, mentre le altre sono sessili, gradualmente ridotte, bratteiformi. Opposte: inserite a coppie su uno stesso punto del fusto, una di fronte all'altra.
2. Nervature
Le nervature della folgia del veratro sono molto più marcate e sono nettamente e perfettamente parallele, quelle della genziana lo sono solo parzialmente e per brevi tratti, si congiungono all'apice. Anche se il mio consiglio è di non fidarvi solo delle nervature.
3. Radice
Il veratro ha un rizoma nerastro all'esterno e bianco all'interno mentre la radice della genziana è a fittone robusta e ramificata, gialla con scorza grigia.