L'achilleo Liquore per vincere ogni guerra

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L'achilleo Liquore per vincere ogni guerra

Descrizione

Narra la leggenda che il centauro Chirone, precursore della scienza erboristica, aveva, nel territorio di Collepardo, il suo "Orto del Centauro", ricco di tutte le erbe utili a curare i vari problemi che affligono la vita quotidiana di ogni buon ometto: alopecia, forfora, erezione difficoltosa, brufoli, unghie incarnite, meteorismo, amputazioni di braccia, concubina reticente, eviscerazione da incontro ravvicinato con lancia nemica, cecità a seguito da caduta da cavallo, e così via...
Achille, giovane valoroso e promettente, era stato mandato dalla mamma (la giusto un po' apprensiva ninfa Teti) a studiare da lui. Chirone si accorse che questo semidio, oltre a nutrire una spiccata passione per il giovane Patroclo, adorava anche certi fiorellini che crescevano nell'orto: gli insegnò allora a usare quei fiorellini rosa e bianchi per curare le ferite e, già che c'era, dato che solo ancora poche piante avevano già un nome, (tenete conto che Dio era ancora impallato a decidere il nome per la centosettantamilaquattrocentonovantottesima Asteracea e SANDRO PIGNATTI non era ancora nato...), in suo onore chiamò la pianta Achillea. Achille però, oltre all'anima ribelle, aveva senno, intelligenza e buon gusto e infatti, nei momenti di pausa tra una guerra e un salvataggio di principesse, seguiva con profitto la pagina di @capraecavoli: era rimasto affascinato dalle bevande alcoliche proposte nei vari post e decise perciò che forse le ferite avrebbero potuto essere curate meglio se l'achillea fosse stata messa in infusione in alcool. Pensò infatti che se l'achillea non fosse bastata a far guarire la ferita, il soldato avrebbe potuto almeno ubriacarsi e morire felice! Trafitto da una lancia, ma felice! Dissanguato e col duodeno fuori dalla sua sede fisiologica, ma con un bel sorriso ebete sul viso! Insomma, più instagrammabile!
Si dice, sempre secondo questa leggenda, che Achille decise di fare due versioni del liquore: una basica e una pro. La versione basica era utile nel caso foste andati in guerra e vi avessero amputato solo un braccio con una spada. La versione pro, invece, andava utilizzata nel caso in cui, partiti sempre per la stessa guerra, vi avessero trafitto con una daga da parte a parte, vi avessero separato dal vostro braccio con una spadata ben assestata e, mentre stavate ancora sanguinando decidevate comunque di banchettare con gli altri principi Achei, ma temevate di far fatica a digerire la quarta portata a base di cinghiale.
Un piccolo avvertimento: se siete comuni mortali e non semidei come Achille e non avete in programma di partire a breve per la guerra di Troia, non so se potete bere questo speciale liquore a base di achillea. Voi, se credete, preparatelo; io, intanto, mando un vocale a Chirone e sento che cosa mi dice.

LIQUORE DI ACHILLEA VERSIONE BASIC (PER GUERRE SEMPLICI)
Raccogliete 60 g di achillea (gambo, foglie e infiorescenze). Se volete, lavateli, ma forse è meglio di no, ché perdete il polline e le polveri sottili (sì quelle del PM10 che danno il retrogusto di asfalto al liquore)! Metteteli a macerare in 500 g di alcool alimentare a 95/96 gradi per una decina di giorni. Potete anche aggiungere un po' di scorza di limone biologico.
Trascorso il tempo, preparate uno sciroppo con 1500 ml di acqua e 200 g di zucchero.
Fate raffreddare lo sciroppo. Filtrate il macerato di alcool e fiori di achillea con un filtro a maglie strette o alcuni strati di garza.
Mescolate accuratamente l'alcool con lo sciroppo e imbottigliate in bottiglie di vetro con l’ausilio di un imbuto.
Mettete le bottiglie in cantina a riposare per almeno 30 giorni prima di gustare.

LIQUORE ALL'ACHILLEA RINFORZATO (PER GUERRE COMPLICATE E BANCHETTI IN STILE CALABRESI, MAPPERÒ SOLO DOPO IL TERZO GIORNO CHE STATE SEDUTI A MANGIARE)
Mettete in infusione per 10 giorni in 500 ml di alcol, 60 g di achillea, con foglie e infiorescenze, 5 g di artemisia, un pezzetto di scorza d'arancia o limone, e se vi piace, anche 5 g di radice di zenzero.
Passati 10 giorni preparate uno sciroppo facendo bollire in 1500 ml di acqua e 200 g di zucchero (oppure 1000 ml di acqua 200 g di zucchero se lo volete più alcolico). Fate raffreddare lo sciroppo, filtrate l'infusione di alcol, spezie e achillea e aggiungete l'alcol filtrato allo sciroppo freddo. Mescolate. Imbottigliate e lasciate riposare un mese prima di assaggiare.

Autrice Cecilia Tanghetti

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