Cencio molle
Contenuto
Titolo
Cencio molle
Descrizione
Abutilon theophrasti
FAMIGLIA: Malvaceae
GENERE: Abutilon
NOMI LOCALI: altea di Teofrasto, altea indiana, malva indiana, abutilo di Avicenna, abutilo, marvuni bastardu. In tedesco di chiama samtpappel oppure lindenblättrige schönmalve; in inglese velvetleaf; in spagnolo yute chino oppure hoja terciopelo e in francese abutilon d'Avicenne
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere deriva dall’arabo abūtilūn nome con cui Avicenna ne "Il Canone della medicina" ha indicato questa “malva indiana”, mentre il nome della specie è stato dedicato al naturalista e filosofo greco Theophrasto.
DESCRIZIONE: pianta erbacea annuale alta da 30 cm a 3 m, interamente ricoperta da un tomento morbido, tanto che toccando il fusto o le foglie la sensazione è quella di toccare della seta. Le foglie sono grandi (larghe da 10 a 20 cm), picciolate, morbide e pendule, cuoriformi, cordate e con margini dentati. I fiori hanno una corolla gialla formata da 5 petali e da un calice con 5 sepali ovali e mucronati saldati alla base senza epicalice. L'androceo (parte maschile del fiore) è caratterizzato da stami fusi tra loro a formare una sorta di tubo (monoadelfo). Il periodo di fioritura va da luglio ad ottobre.
Il frutto è formato da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera contenenti fino a 200 semi reniformi, bruno-nerastri, con minuscoli peli ramificati.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: è molto alta, ha foglie a cuore lungamente picciolate che cadono pendule, i fiori sono gialli, il frutto è unico e bellissimo e sembra un piccolo gioiello formato da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera.
DOVE CRESCE: pianta alloctona originaria dell'Asia, si trova con facilità nei campi di mais e di altre specie estive di interesse agrario, su argini di fossati e canali, orti e campi coltivatia a partire da maggio/giugno, da 0-300 m.
COSA SI UTILIZZA: tutto, fiori, foglie, semi, fusto e radice
QUANDO SI RACCOGLIE: da giugno a ottobre
PRINCIPI ATTIVI: sono stati isolati e identificati ben nove composti flavonoidi, tannini, mucillagini e l’aminoacido asparagina (Flavonoids from Abutilon theophrasti flowers
Irena Matławska et al. Acta Pol Pharm. 2005 Mar-Apr.),
PROPRIETÀ: nello studio "Antibacterial and antioxidant properties of various solvents extracts of Abutilon theophrasti Medic. leaves" (Chunlian Tian et al. Pak J Pharm Sci. 2017 May) è stato dimostrato che gli estratti della pianta hanno un'efficace attività antibatterica contro quattro ceppi di prova di Staphylococcus aureus, Streptococcus, Escherichia coli e Salmonella; non solo, gli estratti hanno dimostrato una potente attività antiossidante, ottenuta mediante il test di scavenging del radicale idrossile e del DPPH.
Ma gli effetti benefici di Abutilon theophrasti non finiscono qua! Infatti l'asparagina è un aminoacido coinvolto nel controllo del metabolismo e delle funzioni neuronali; per quanto riguarda le mucillagini invece sono molto efficaci per contrastare le infiammazioni delle mucose: ottime quindi per ridurre infiammazioni delle vie respiratorie (proprietà espettoranti, antitussive), irritazioni del tratto digerente e le infiammazioni intestinali; esternamente le piante ricche di mucillagini sono ideali per preparare impacchi dalle proprietà lenitive, e da ultimo, le mucillagini sono in grado di ridurre la colesterolemia e la glicemia e stimolare il transito intestinale.
Per approfondire: The protective effect of the flavonoid fraction of Abutilon theophrasti Medic. leaves on LPS-induced acute lung injury in mice via the NF-κB and MAPK signalling pathways
Chunlian Tian et al. Biomed Pharmacother. 2019 Jan.
INDICAZIONI: ottimo da utilizzare ogni volta che siamo di fronte a una mucosa infiammata (cistiti, uretriti, coliti, bronchiti, laringiti ecc)
ATTENZIONE: nessun effetto collaterale segnalato
UTILIZZO CULINARIO: le foglie, i fiori e semi sono eduli. I semi sono consumati abitualmente in Cina e in Kashmir e sono sapidi quindi fatti essiccare e tritati sono un ottimo sostituto del sale. Le foglie possono essere un ottimo ingrediente di ripieni, torte salate, risotti e zuppe oppure possono essere utilizzate crude o cotte per creare degli involtini ripieni!
Per approfondire i nutrienti: Lotta Nutrient content of Abutilon theophrasti seeds and the competitive ability of the resulting plants
J A D Parrish et al. Oecologia. 1985 Jan.
UTILIZZO ESTERNO: in caso di infiammazioni di pelle, bocca o gola fate un infuso con 5 g di foglie e fiori ogni 100 ml di acqua. Potete poi, una volta freddo, fare impacchi, sciacqui o gargarismi. I fiori e le foglie fresche ridotti in poltiglia e applicati direttamente sulle parti congestionate e infiammate sono ottimi! Non solo, potete usare foglie e fiori in infuso per fare un pediluvio decongestionante.
UTILIZZO INTERNO: per le sue proprietà emollienti e decongestionanti è impiegato nelle forme catarrali delle vie respiratorie quale espettorante e blando sedativo della tosse; esercita anche un'azione decongestionante delle pareti intestinali infiammate e una azione regolatrice dell'evacuazione. In caso di tosse, infiammazioni della bocca, della gola o dell'intestino fate un infuso con 2 g ogni 100 ml di acqua, bere 2/3 tazze al giorno. Con le stesse dosi di può fare un infuso di radici essiccate per ridurre l'incontinenza urinaria.
Un interessantissimo studio si è concentrato sull'azione antinfiammatoria dell'estratto di flavonoidi totali (TFE) da Abutilon theophrasti Medic. foglie: somministrando per via intragastrica TFE alle concentrazioni di 0,25, 0,5 o 1,0 g/kg per 5 giorni e l'ultimo giorno, somministrazione nasale di LPS per 6 ore dopo 30 minuti per la somministrazione intragastrica di TFE non solo si è ridotto il danno ossidativo, ma Abutilon theophrasti è stato anche in grado di alleviare l'edema alveolare e l'insufficienza respiratoria ipossica. I risultati hanno rivelato che i meccanismi antinfiammatori del TFE erano tramite l'inibizione dell'attivazione di NF-κB e MAPK (The protective effect of the flavonoid fraction of Abutilon theophrasti Medic. leaves on LPS-induced acute lung injury in mice via the NF-κB and MAPK signalling pathways Chunlian Tian et al. Biomed Pharmacother. 2019 Jan.).
COME SI CONSERVA: le radici tagliate in piccoli pezzi si essiccando in un posto arieggiato e caldo, all'ombra, stessa cosa si può fare con fiori e foglie. Una volta secchi si conservano in vasi di vetro o ceramica.
FALSE FRIENDS: nelle primissime fasi del suo sviluppo assomiglia a Paulownia tomentosa (Paulowniaceae)
CURIOSITÀ: in Italia è considerata una infestante delle colture in Cina, invece, viene coltivata per estrarne una fibra simile alla juta, infatti il fusto è formato dal 69% di cellulosa e il 17% di lignina (Characterizing natural cellulose fibers from velvet leaf (Abutilon theophrasti) stems
Narendra Reddy et al. Bioresour Technol. 2008 May.). Il termine "infestante" è un termine dispregiativo, utilizzato in relazione alle culture intensive, che non mi piace perché trasmette l'idea che sia "giusta" solo la monocultura e che la biodiversità e la presenza sullo stesso terreno di piante diverse sia "sbagliata". Contate che per combattere l'Abutilon theophrasti vengono utilizzati erbicidi a base di Fluroxipir e Triflusulfuron-metile e da alcuni anni sono allo studio preparazioni microbiologiche a base di Colletotrichum coccodes con tutti gli effetti negativi che potete ben immaginare. Non solo, quando si pensa a una pianta come "infestante" la parola stessa nella mente genera un'idea negativa, come se la pianta fosse pericolosa o tossica! Infatti di questa pianta mi sono sentita dire le peggio cose. Proviamo invece a stare attenti alle parole che scegliamo per definire le piante e a ripensare piuttosto a un'idea di agricoltura che non sia così intensiva e sterile!
Copyright Associazione capraecavoli, condividi non copiare.
FAMIGLIA: Malvaceae
GENERE: Abutilon
NOMI LOCALI: altea di Teofrasto, altea indiana, malva indiana, abutilo di Avicenna, abutilo, marvuni bastardu. In tedesco di chiama samtpappel oppure lindenblättrige schönmalve; in inglese velvetleaf; in spagnolo yute chino oppure hoja terciopelo e in francese abutilon d'Avicenne
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere deriva dall’arabo abūtilūn nome con cui Avicenna ne "Il Canone della medicina" ha indicato questa “malva indiana”, mentre il nome della specie è stato dedicato al naturalista e filosofo greco Theophrasto.
DESCRIZIONE: pianta erbacea annuale alta da 30 cm a 3 m, interamente ricoperta da un tomento morbido, tanto che toccando il fusto o le foglie la sensazione è quella di toccare della seta. Le foglie sono grandi (larghe da 10 a 20 cm), picciolate, morbide e pendule, cuoriformi, cordate e con margini dentati. I fiori hanno una corolla gialla formata da 5 petali e da un calice con 5 sepali ovali e mucronati saldati alla base senza epicalice. L'androceo (parte maschile del fiore) è caratterizzato da stami fusi tra loro a formare una sorta di tubo (monoadelfo). Il periodo di fioritura va da luglio ad ottobre.
Il frutto è formato da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera contenenti fino a 200 semi reniformi, bruno-nerastri, con minuscoli peli ramificati.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: è molto alta, ha foglie a cuore lungamente picciolate che cadono pendule, i fiori sono gialli, il frutto è unico e bellissimo e sembra un piccolo gioiello formato da diversi mericarpi disposti in una formazione a raggiera.
DOVE CRESCE: pianta alloctona originaria dell'Asia, si trova con facilità nei campi di mais e di altre specie estive di interesse agrario, su argini di fossati e canali, orti e campi coltivatia a partire da maggio/giugno, da 0-300 m.
COSA SI UTILIZZA: tutto, fiori, foglie, semi, fusto e radice
QUANDO SI RACCOGLIE: da giugno a ottobre
PRINCIPI ATTIVI: sono stati isolati e identificati ben nove composti flavonoidi, tannini, mucillagini e l’aminoacido asparagina (Flavonoids from Abutilon theophrasti flowers
Irena Matławska et al. Acta Pol Pharm. 2005 Mar-Apr.),
PROPRIETÀ: nello studio "Antibacterial and antioxidant properties of various solvents extracts of Abutilon theophrasti Medic. leaves" (Chunlian Tian et al. Pak J Pharm Sci. 2017 May) è stato dimostrato che gli estratti della pianta hanno un'efficace attività antibatterica contro quattro ceppi di prova di Staphylococcus aureus, Streptococcus, Escherichia coli e Salmonella; non solo, gli estratti hanno dimostrato una potente attività antiossidante, ottenuta mediante il test di scavenging del radicale idrossile e del DPPH.
Ma gli effetti benefici di Abutilon theophrasti non finiscono qua! Infatti l'asparagina è un aminoacido coinvolto nel controllo del metabolismo e delle funzioni neuronali; per quanto riguarda le mucillagini invece sono molto efficaci per contrastare le infiammazioni delle mucose: ottime quindi per ridurre infiammazioni delle vie respiratorie (proprietà espettoranti, antitussive), irritazioni del tratto digerente e le infiammazioni intestinali; esternamente le piante ricche di mucillagini sono ideali per preparare impacchi dalle proprietà lenitive, e da ultimo, le mucillagini sono in grado di ridurre la colesterolemia e la glicemia e stimolare il transito intestinale.
Per approfondire: The protective effect of the flavonoid fraction of Abutilon theophrasti Medic. leaves on LPS-induced acute lung injury in mice via the NF-κB and MAPK signalling pathways
Chunlian Tian et al. Biomed Pharmacother. 2019 Jan.
INDICAZIONI: ottimo da utilizzare ogni volta che siamo di fronte a una mucosa infiammata (cistiti, uretriti, coliti, bronchiti, laringiti ecc)
ATTENZIONE: nessun effetto collaterale segnalato
UTILIZZO CULINARIO: le foglie, i fiori e semi sono eduli. I semi sono consumati abitualmente in Cina e in Kashmir e sono sapidi quindi fatti essiccare e tritati sono un ottimo sostituto del sale. Le foglie possono essere un ottimo ingrediente di ripieni, torte salate, risotti e zuppe oppure possono essere utilizzate crude o cotte per creare degli involtini ripieni!
Per approfondire i nutrienti: Lotta Nutrient content of Abutilon theophrasti seeds and the competitive ability of the resulting plants
J A D Parrish et al. Oecologia. 1985 Jan.
UTILIZZO ESTERNO: in caso di infiammazioni di pelle, bocca o gola fate un infuso con 5 g di foglie e fiori ogni 100 ml di acqua. Potete poi, una volta freddo, fare impacchi, sciacqui o gargarismi. I fiori e le foglie fresche ridotti in poltiglia e applicati direttamente sulle parti congestionate e infiammate sono ottimi! Non solo, potete usare foglie e fiori in infuso per fare un pediluvio decongestionante.
UTILIZZO INTERNO: per le sue proprietà emollienti e decongestionanti è impiegato nelle forme catarrali delle vie respiratorie quale espettorante e blando sedativo della tosse; esercita anche un'azione decongestionante delle pareti intestinali infiammate e una azione regolatrice dell'evacuazione. In caso di tosse, infiammazioni della bocca, della gola o dell'intestino fate un infuso con 2 g ogni 100 ml di acqua, bere 2/3 tazze al giorno. Con le stesse dosi di può fare un infuso di radici essiccate per ridurre l'incontinenza urinaria.
Un interessantissimo studio si è concentrato sull'azione antinfiammatoria dell'estratto di flavonoidi totali (TFE) da Abutilon theophrasti Medic. foglie: somministrando per via intragastrica TFE alle concentrazioni di 0,25, 0,5 o 1,0 g/kg per 5 giorni e l'ultimo giorno, somministrazione nasale di LPS per 6 ore dopo 30 minuti per la somministrazione intragastrica di TFE non solo si è ridotto il danno ossidativo, ma Abutilon theophrasti è stato anche in grado di alleviare l'edema alveolare e l'insufficienza respiratoria ipossica. I risultati hanno rivelato che i meccanismi antinfiammatori del TFE erano tramite l'inibizione dell'attivazione di NF-κB e MAPK (The protective effect of the flavonoid fraction of Abutilon theophrasti Medic. leaves on LPS-induced acute lung injury in mice via the NF-κB and MAPK signalling pathways Chunlian Tian et al. Biomed Pharmacother. 2019 Jan.).
COME SI CONSERVA: le radici tagliate in piccoli pezzi si essiccando in un posto arieggiato e caldo, all'ombra, stessa cosa si può fare con fiori e foglie. Una volta secchi si conservano in vasi di vetro o ceramica.
FALSE FRIENDS: nelle primissime fasi del suo sviluppo assomiglia a Paulownia tomentosa (Paulowniaceae)
CURIOSITÀ: in Italia è considerata una infestante delle colture in Cina, invece, viene coltivata per estrarne una fibra simile alla juta, infatti il fusto è formato dal 69% di cellulosa e il 17% di lignina (Characterizing natural cellulose fibers from velvet leaf (Abutilon theophrasti) stems
Narendra Reddy et al. Bioresour Technol. 2008 May.). Il termine "infestante" è un termine dispregiativo, utilizzato in relazione alle culture intensive, che non mi piace perché trasmette l'idea che sia "giusta" solo la monocultura e che la biodiversità e la presenza sullo stesso terreno di piante diverse sia "sbagliata". Contate che per combattere l'Abutilon theophrasti vengono utilizzati erbicidi a base di Fluroxipir e Triflusulfuron-metile e da alcuni anni sono allo studio preparazioni microbiologiche a base di Colletotrichum coccodes con tutti gli effetti negativi che potete ben immaginare. Non solo, quando si pensa a una pianta come "infestante" la parola stessa nella mente genera un'idea negativa, come se la pianta fosse pericolosa o tossica! Infatti di questa pianta mi sono sentita dire le peggio cose. Proviamo invece a stare attenti alle parole che scegliamo per definire le piante e a ripensare piuttosto a un'idea di agricoltura che non sia così intensiva e sterile!
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