Erba maga
Contenuto
Titolo
Erba maga
Descrizione
circaea lutetiana
FAMIGLIA: Onagraceae
GENERE: Circaea
NOMI LOCALI: erba maga comune, circea di Parigi, baxaicò sarvaego, circea, circea luteziana, erba da incanti, erba da maghi, erba di S. Stefano, erva maga. In tedesco si chiama grosses hexenkraut (grande erba delle streghe); in inglese enchanter's nightshade (bella donna incantatrice); in spagnolo hierba de los encantos (erba degli incantesimi) e in francese circée de Paris (circea di Parigi) o herbe des sorcières (erba delle streghe).
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere è stato scelto nel secolo XVI quando il botanico fiammingo Lobelius (Mathias de l’Obel, o de Lobel o Lobelius o Lobelio 1538 – 1616), identificò come questa pianta alla pianta che Dioscoride aveva dedicato alla maga Circe. Il nome specifico invece "lutetiana", è semplicemente il nome latino di Parigi (Lutetia) ed è il luogo dove Lobelius lavorava e per la prima volta identificò la pianta. Il nome fu poi mantenuto da Linneo in Species Plantarum.
Tutti i nomi comuni fanno riferimento ai poteri magici di questa pianta. L'unico che si discosta è baxaicò sarvaego nome con cui viene designata in Liguria e che significa basilico selvatico per l'aspetto delle foglie che, effettivamente, ricordano molto il basilico.
DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, alta dai 20 ai 60 cm; il fusto è semplice o poco ramificato in alto, a sezione cilindrica, vellutato per la presenza di corti peli arcuati. Le foglie picciolate si dispongono in maniera opposta, il picciolo è pubescente, le foglie sono semplici, ovate con apice appuntito e base a forma di cuore, i margini sono leggermente dentellati. I fiori sono disposti ben distanziati su un lungo racemo, sono formati da un calice con due sepali, rossastri, riflessi e spesso caduchi; la corolla invece è formata da due petali bifidi bianchi o rosati, due stami e uno stimma bilobato, sono dotati di un pedicello di 5 mm e non sono presenti bratteole alla base.
Fiorisce da giugno ad agosto.
Il frutto è una capsula piriforme di 3-4 mm, irsuta per la presenza di peli rigidi e uncinati che permettono la dispersione zoocora. I piccoli uncini, infatti, si attaccano al pelo di un animale o al piumaggio di un uccello e il frutto viene portato a distanze anche considerevoli. Il comportamento dei frutti è il carattere che giustifica il fatto che la pianta sia dedicata alla potente maga Circe, figlia di Apollo: come Circe si impadroniva dei viandanti con i suoi incantesimi, così con le loro setole uncinate i frutti di questa pianta si attaccano a chi le passa vicino.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: foglie "cuoriformi", disposte in maniera opposta, fiori bianchi disposti su un racemo di circa 20 cm afillo (senza foglie).
DOVE CRESCE: cresce in boschi igrofili (umidi) di latifoglie decidue, in vegetazioni di malerbe boschive.
COSA SI UTILIZZA: niente.
QUANDO SI RACCOGLIE: non di raccoglie.
PRINCIPI ATTIVI: ellagitannini, acidi fenolici e flavonoidi (Polyphenol Composition of Extract from Aerial Parts of Circaea Lutetiana L. and its Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity in Vitro
February 2013Acta biologica Cracoviensia. Series botanica 55(1):1-8
DOI:10.2478/abcsb-2013-0005)
PROPRIETÀ: era utilizzata in infuso per lavare le ferite. L'infuso per uso interno era somministrato in caso di reumatismi, gotta, infezioni e febbre. In particolar modo gli ellagitannini sono una classe di composti particolarmente complessi che esercitano diversi effetti benefici sull'organismo umano svolgendo un'azione antivirale, antiossidante e chemioprotettiva, oltre ad interagire con alcuni enzimi digestivi ed esplicare un'azione anti-infiammatoria a livello gastrico, quindi la Circaea lutetiana potrebbe essere impiegata per diversi disturbi ma il suo utilizzo non è invece previsto dalla moderna fitoterapia.
INDICAZIONI: nessuna in particolare.
ATTENZIONE: non sono segnalati particolari fenomeni allergici o una dose tossica per questa pianta.
UTILIZZO CULINARIO: nessuno.
UTILIZZO ESTERNO: nessuno.
UTILIZZO INTERNO: nessuno.
COME SI CONSERVA: non si raccoglie e non si conserva.
FALSE FRIENDS: esiste anche la Circaea alpina e un ibrido naturale di C. alpina e di C. lutetiana= Circaea x intermedia. La confusione comunque è priva di conseguenze. Non esistono piante tossiche somiglianti alla C. lutetiana.
CURIOSITÀ: C. lutetiana differisce dalle altre onagracee per il fatto che il frutto non è disseminato dal vento (disseminazione anemocora) ma sfrutta la disseminazione zoocora, infatti i frutti si disseminano attaccandosi al pelo degli animali.
PER APPROFONDIRE: Polyphenol Composition of Extract from Aerial Parts of Circaea Lutetiana L. and its Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity in Vitro
February 2013 Acta biologica Cracoviensia. Series botanica 55(1).
Articolo di Cecilia Tanghetti Associazione capraecavoli, condividi non copiare.
FAMIGLIA: Onagraceae
GENERE: Circaea
NOMI LOCALI: erba maga comune, circea di Parigi, baxaicò sarvaego, circea, circea luteziana, erba da incanti, erba da maghi, erba di S. Stefano, erva maga. In tedesco si chiama grosses hexenkraut (grande erba delle streghe); in inglese enchanter's nightshade (bella donna incantatrice); in spagnolo hierba de los encantos (erba degli incantesimi) e in francese circée de Paris (circea di Parigi) o herbe des sorcières (erba delle streghe).
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere è stato scelto nel secolo XVI quando il botanico fiammingo Lobelius (Mathias de l’Obel, o de Lobel o Lobelius o Lobelio 1538 – 1616), identificò come questa pianta alla pianta che Dioscoride aveva dedicato alla maga Circe. Il nome specifico invece "lutetiana", è semplicemente il nome latino di Parigi (Lutetia) ed è il luogo dove Lobelius lavorava e per la prima volta identificò la pianta. Il nome fu poi mantenuto da Linneo in Species Plantarum.
Tutti i nomi comuni fanno riferimento ai poteri magici di questa pianta. L'unico che si discosta è baxaicò sarvaego nome con cui viene designata in Liguria e che significa basilico selvatico per l'aspetto delle foglie che, effettivamente, ricordano molto il basilico.
DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, alta dai 20 ai 60 cm; il fusto è semplice o poco ramificato in alto, a sezione cilindrica, vellutato per la presenza di corti peli arcuati. Le foglie picciolate si dispongono in maniera opposta, il picciolo è pubescente, le foglie sono semplici, ovate con apice appuntito e base a forma di cuore, i margini sono leggermente dentellati. I fiori sono disposti ben distanziati su un lungo racemo, sono formati da un calice con due sepali, rossastri, riflessi e spesso caduchi; la corolla invece è formata da due petali bifidi bianchi o rosati, due stami e uno stimma bilobato, sono dotati di un pedicello di 5 mm e non sono presenti bratteole alla base.
Fiorisce da giugno ad agosto.
Il frutto è una capsula piriforme di 3-4 mm, irsuta per la presenza di peli rigidi e uncinati che permettono la dispersione zoocora. I piccoli uncini, infatti, si attaccano al pelo di un animale o al piumaggio di un uccello e il frutto viene portato a distanze anche considerevoli. Il comportamento dei frutti è il carattere che giustifica il fatto che la pianta sia dedicata alla potente maga Circe, figlia di Apollo: come Circe si impadroniva dei viandanti con i suoi incantesimi, così con le loro setole uncinate i frutti di questa pianta si attaccano a chi le passa vicino.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: foglie "cuoriformi", disposte in maniera opposta, fiori bianchi disposti su un racemo di circa 20 cm afillo (senza foglie).
DOVE CRESCE: cresce in boschi igrofili (umidi) di latifoglie decidue, in vegetazioni di malerbe boschive.
COSA SI UTILIZZA: niente.
QUANDO SI RACCOGLIE: non di raccoglie.
PRINCIPI ATTIVI: ellagitannini, acidi fenolici e flavonoidi (Polyphenol Composition of Extract from Aerial Parts of Circaea Lutetiana L. and its Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity in Vitro
February 2013Acta biologica Cracoviensia. Series botanica 55(1):1-8
DOI:10.2478/abcsb-2013-0005)
PROPRIETÀ: era utilizzata in infuso per lavare le ferite. L'infuso per uso interno era somministrato in caso di reumatismi, gotta, infezioni e febbre. In particolar modo gli ellagitannini sono una classe di composti particolarmente complessi che esercitano diversi effetti benefici sull'organismo umano svolgendo un'azione antivirale, antiossidante e chemioprotettiva, oltre ad interagire con alcuni enzimi digestivi ed esplicare un'azione anti-infiammatoria a livello gastrico, quindi la Circaea lutetiana potrebbe essere impiegata per diversi disturbi ma il suo utilizzo non è invece previsto dalla moderna fitoterapia.
INDICAZIONI: nessuna in particolare.
ATTENZIONE: non sono segnalati particolari fenomeni allergici o una dose tossica per questa pianta.
UTILIZZO CULINARIO: nessuno.
UTILIZZO ESTERNO: nessuno.
UTILIZZO INTERNO: nessuno.
COME SI CONSERVA: non si raccoglie e non si conserva.
FALSE FRIENDS: esiste anche la Circaea alpina e un ibrido naturale di C. alpina e di C. lutetiana= Circaea x intermedia. La confusione comunque è priva di conseguenze. Non esistono piante tossiche somiglianti alla C. lutetiana.
CURIOSITÀ: C. lutetiana differisce dalle altre onagracee per il fatto che il frutto non è disseminato dal vento (disseminazione anemocora) ma sfrutta la disseminazione zoocora, infatti i frutti si disseminano attaccandosi al pelo degli animali.
PER APPROFONDIRE: Polyphenol Composition of Extract from Aerial Parts of Circaea Lutetiana L. and its Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity in Vitro
February 2013 Acta biologica Cracoviensia. Series botanica 55(1).
Articolo di Cecilia Tanghetti Associazione capraecavoli, condividi non copiare.