La patüna

Capita anche voi di pensare che le persone più importanti della vostra vita siano in qualche modo legate al cibo? La patüna è un dolce bresciano (ma presente anche nelle ricette tradizionali di tantissime altre zone del Nord Italia) molto povero e legato a una certa tradizione contadina che faceva di necessità virtù e niente sprecava. Alcuni lo traducono come "castagnaccio" ma in verità il castagnaccio è un'altra cosa. Comunque il punto è questo: è un dolce autunnale, è il preferito della nonna Angiolina ed è proprio come lei! Semplice (ha solo tre ingredienti), confortante, sapore deciso di castagne abbrustolite, umile ma nutriente, senza fronzoli (nemmeno un pinolo ad abbellire la superficie), con molte crepe, schietto, sicuramente migliorabile, manicheo (perché o la ami o la odi), ma in sostanza: irresistibile!
Per farlo vi serviranno: 250 g di farina di castagne, due cucchiai di zucchero (io ho usato lo zucchero moscobado) e 750 ml di latte intero. Mescolate il tutto (magari aiutandovi con un minipimer dato che non ci devono essere grumi). Versate in una teglia di 23 cm di diametro. Infornate a 180 gradi per 30 minuti finché sulla superficie della torta non si formeranno delle crepe. Lasciate raffreddare leggermente e mangiatela. Con moderazione, mi raccomando, che crea dipendenza!
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