Clinopodio dei boschi

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Titolo

Clinopodio dei boschi

Descrizione

Clinopodium vulgare
In alcune flore potete trovarlo indicato anche come Calamintha clinopodium, Satureja clinopodium, Satureja vulgaris
FAMIGLIA: Lamiaceae
GENERE: Clinopodium
NOMI LOCALI: betonica minore, clinopidio volgare, clinopodio, menta de' greppi, menta senz'odore, mentuccia, serpillo senz'odore, trinchiu fausu. In tedesco si chiama gemeiner wirbeldost; in inglese wood basil o wild basil; in spagnolo albahaca silvestre o hierba capuchina e in francese clinopode, sarriette vulgaire, calament pied-de-lit.
PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ: il nome del genere deriva dal greco κλίνω "clino" inclinare, piegare e “ποδειον podion” piedino (diminutivo di “πούς, ποδός”).
L'epiteto specifico dal lat. 'vulgaris, -is, -e '(< 'vulgus', volgo), per indicare che è una pianta comune.
DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, debolmente aromatica solo se sfregata, alta fino ai 30/40 cm, con fusti, semplici vellutati per peli patenti. Le foglie sono opposte, ovali, pubescenti, brevemente picciolate, a margine intero o lievemente crenulato. L'infiorescenza è raggruppata in densi pseudoverticilli globosi e compatti, con 10-20 fiori con una corolla rosa raramente bianca, con il labbro superiore piano e smarginato, l'inferiore trilobo. Fiorisce da giugno ad agosto, teoricamente (anche se col cambiamento climatico in atto e la siccità di quest'estate i periodi di fioritura di tantissime piante sono da rivedere!) quindi direi che fiorisce da agosto a ottobre...
Il frutto è un tetrachenio.
CARATTERISTICHE UNICHE CHE AIUTANO L'IDENTIFICAZIONE: fusto a sezione quadrata peloso, presenza di pseudoverticilli compatti e globosi, fiori labiati, foglie disposte in maniera decussata sul fusto.
DOVE CRESCE: presente in tutte le regioni d'Italia, cresce spesso in gruppi in prati aridi, ricchi in basi e in argille, oppure ai margini dei boschi fino ai 1500 m circa.
COSA SI UTILIZZA: tutto lo stelo con foglie e sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: prima o durante il periodo di fioritura.
PRINCIPI ATTIVI: ampio spettro di composti fenolici, glucosidi, acido ursolico, acido caffeico, acido clorogenico e catechina.
PROPRIETÀ: espettorante, antisettica, carminativa e antispasmodica, aiuta la digestione e previene le coliche.
Il clinopodio in diversi studi ha dimostrato una potente azione antitumorale, per ora solo in vitro: concentrazioni di estratto acquoso inibiscono la crescita delle cellule di melanoma metastatico umano, carcinoma epidermoide della laringe e linfoma (In vitro screening for antitumour activity of Clinopodium vulgare L. (Lamiaceae) extracts
Balik Dzhambazov et al. Biol Pharm Bull. 2002 Apr.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11995932/).
Non solo, l'espressione della ciclossigenasi-2 (COX-2) innescata crea un microambiente immunosoppressivo nel tessuto infiammato ed è considerata la principale causa di fallimento anche di nuove terapie antitumorali; in un altro interessantissimo studio: Clinopodium vulgare L. (wild basil) extract and its active constituents modulate cyclooxygenase-2 expression in neutrophils
Kristiana M Amirova et al. Food Chem Toxicol. 2019 Feb.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30481570/ questa pianta erbacea è stata presa in considerazione come inibittrice della COX-2 di origine vegetale con profilo sicuro. Clinopodium vulgare ha dato ottimi risultati anche se il contenuto di acido caffeico e clorogenico nell'estratto è fondamentale.
Infine clinopodio è sempre stata una delle piante curative più utilizzate nella medicina popolare bulgara, principalmente durante le guerre allo scopo di curare le ferite, tanto che uno dei nomi con cui è conosciuto l'infuso è proprio tè bulgaro! Lo studio Antibacterial action of extracts of Clinopodium vulgare L. curative plant
G Opalchenova et al. Drug Dev Ind Pharm. 1999 Mar.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10071825/ la pianta ha effettivamente mostrato un'azione molto forte sui batteri. Gli effetti di questa azione sono su microrganismi gram-positivi e gram-negativi e anche su microrganismi isolati in condizioni di laboratorio da urocolture significative con resistenza multipla. Questi risultati sono molto importanti come base per la ricerca di possibilità di utilizzo farmaceutico delle proprietà antibatteriche di questa pianta.
INDICAZIONI: coliche dolorose dei neonati, problemi digestivi, coliti, malattie da raffreddamento, bronchiti.
ATTENZIONE: pianta piuttosto sicura, in letteratura medica non sono riportati casi di reazioni avverse e non è indicata una dose tossica.
UTILIZZO CULINARIO: le sue foglie possono essere usate per insaporire le insalate, per fare salse, maionesi o per ottenerne un tè leggero e aromatico.
UTILIZZO ESTERNO: per lavare le ferite o fare suffumigi in caso di raffreddore, tosse o bronchiti mettete circa 6 g ogni 100 ml di acqua.
UTILIZZO INTERNO: in caso di coliche, digestione difficile potere fare un infuso con 2 g di pianta ogni 100 ml di acqua.
COME SI CONSERVA: gli steli si essiccano all'ombra e si conservano in vasi di vetro.
FALSE FRIENDS: nel nostro territorio esistono due sottospecie: Clinopodium vulgare L. subsp. vulgare e Clinopodium vulgare subsp. arundanum che hadel tubo e denti calicini di lunghezza maggiore. La confusione è priva di conseguenze.
CURIOSITÀ: un mazzetto di clinopodio veniva messo vicino al letto dei bambini per allontanare gli spiriti maligni.
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